STATI UNITI I vescovi salutano con favore misure anti-recessione a favore dei più
deboli
WASHINGTON, 28 gen 08 - I vescovi degli Stati Uniti salutano con favore il
pacchetto da 150 miliardi di dollari di aiuti all'economia americana presentato dal
Presidente Bush e dal Governatore della Federal Riserve Bernacke. Il pacchetto ha
ottenuto il via libera del Congresso e interessa 117 milioni di famiglie, migliaia
di imprese ed è pari all'1% del Pil. L’obiettivo è di arginare la crisi dei mutui
facili e dare fiato all'economia puntando a creare nuovi posti di lavoro con rimborsi
e sgravi fiscali per investimenti aziendali e spese dei consumatori. Per i vescovi
americani si tratta di mosse che vanno nella direzione giusta, poiché rivolgono la
loro attenzione alle categorie più povere e vulnerabili. Questo il senso della lettera
indirizzata al Segretario del Tesoro Henry Paulson dal Presidente della Commissione
episcopale Giustizia e Sviluppo Umano, mons. William Murhy: “La voce dei poveri -
si legge nella missiva - non è sempre ascoltata, ma essi hanno bisogni urgenti che
dovrebbero avere un’attenzione prioritaria nelle nostre coscienze e nelle vostre future
scelte”. Al di là delle considerazioni economiche, rimarca mons. Murphy, “ci sono
considerazioni morali ineludibili: una buona società si misura sul modo in cui chi
ha posizioni di responsabilità viene incontro ai bisogni dei suoi membri più vulnerabili
in particolare i più bisognosi”. La crisi innescata dalla pratica dei mutui facili
subprime sta colpendo milioni di famiglie americane, soprattutto giovani e precari
che hanno comprato casa, aumentando le fila dei nuovi poveri, come ha confermato nei
giorni scorsi il presidente di Catholic Charities USA padre Larry Snyder: le persone
che si rivolgono alle organizzazioni caritative cattoliche negli Stati Uniti sono
aumentate in modo significativo in questi ultimi anni, arrivando a 8 milioni nel 2006. (CNS
– ZENGARINI)