Oltre 800 le vittime delle violenze. Ucciso anche un sacerdote
Kenya: il Paese stravolto dalle violenze. Il bilancio delle vittime degli scontri
interetnici, esplosi dopo le elezioni presidenziali del 27 dicembre, ha ormai superato
gli 800 morti. Nella sola giornata di ieri sono state decine le vittime nella parte
occidentale del Paese e nella Rift Valley, dove ha trovato la morte anche il sacerdote
cattolico padre Michele Kamau, 41 anni, lapidato per motivi etnici. Una situazione
di fronte alla quale si complica ulteriormente la missione del mediatore internazionale
Kofi Annan. Da Nairobi, ci riferisce Giulio Albanese: