Il padre passionista Antonio Rungi invita i fedeli cattolici campani “a rimboccarsi
le maniche” per dare una risposta concreta all’emergenza rifiuti
Se l’immondizia continuerà a non essere raccolta dalle strade del napoletano, scendano
in campo i cattolici per portare via la spazzatura. E’ la proposta che lancia padre
Antonio Rungi, passionista e già direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della
diocesi di Sessa Aurunca, che invita i fedeli a trasformarsi in “operatori ecologici
per la difesa della salute”. Compito dei cristiani – aggiunge - è “rimboccarsi le
maniche anche in questa situazione di estrema emergenza e far tutto ciò che è nelle
proprie possibilità per migliorare la condizione igienico sanitaria della propria
città, del proprio quartiere”. Si può cominciare – afferma padre Antonio Rungi - facendo
pulizia "attorno alle proprie case e parrocchie e impegnarsi concretamente per assicurare
un minimo di igiene, primo passo verso una accurata raccolta differenziata". Denunciando
la situazione di immobilismo in molti comuni campani, il sacerdote esorta infine le
parrocchie ad iniziare “a distribuire la domenica sacchetti e contenitori per la raccolta
differenziata “. (A.L.)