In Cina, deceduto il vescovo di Kinghsien, mons. Mattia Chen Xilu
Nei giorni scorsi è deceduto, nell’ospedale di Jizhou, mons. Mattia Chen Xilu, vescovo
di Kinghsien (Jingxian/Hengshui), nella provincia cinese di Hebei. La salma di mons.
Mattia Chen Xilu è rimasta esposta nella cattedrale di Jingxian, dove ogni giorno
sono state celebrate Sante Messe ed è stato recitato il Santo Rosario. I solenni funerali
si sono svolti, martedì scorso. Hanno partecipato all’Eucaristia tutti i sacerdoti
e le religiose della diocesi di Kinghsien, un centinaio di seminaristi dell’Hebei
e circa duemila fedeli. Mons. Mattia il prossimo febbraio avrebbe compiuto 80 anni.
Il presule era nato il 6 febbraio del 1928, in una famiglia cattolica da generazioni.
A 15 anni entrò nel seminario minore di Jingxian e proseguì gli studi in quelli di
Tianjin e di Pechino. Dopo un anno trascorso come maestro di scuola elementare a Pechino,
il giovane Chen entrò, a 22 anni, nel seminario maggiore di Shanghai e il 18 maggio
del 1955 fu ordinato sacerdote. Dopo l’ordinazione lavorò come medico nella clinica
generale di Jingxian, dedicando parte del suo tempo all’evangelizzazione. Trentenne
venne condannato, con l’accusa di propaganda religiosa, a sette anni di prigione
e tre di lavori forzati. Aveva 41 anni, quando don Mattia poté fare ritorno al suo
paese natale, ma fu nuovamente condannato a dieci anni di lavori forzati. Nel 1979,
gli fu permesso di insegnare inglese nella scuola media del suo villaggio. Don Mattia
svolgeva, per quanto possibile in quel tempo, la sua missione pastorale nei giorni
di sabato e di domenica, viaggiando, anche come venditore ambulante se necessario,
per trovare i fedeli che erano stati dispersi e per evangelizzare nei villaggi e nelle
famiglie. L’anno successivo, grazie ad una maggiore tolleranza verso la religione,
poté riprendere apertamente l’attività pastorale. Di quel periodo si ricordano il
suo impegno a favore del dispensario di Jingxian e l’apertura di una grande clinica
oculistica, la Catholic Xi Lu Optical. Persone che collaboravano con lui in quel periodo,
hanno definito don Mattia un sacerdote gentile e zelante, teologicamente ben preparato
e abile nell’amministrazione, leale e capace di difendere i diritti della Chiesa.
Era vicario Generale della Diocesi quando fu informato della sua candidatura all’episcopato:
pur confessando di “non avere virtù per divenire vescovo”, si disse “pronto ad obbedire
a qualsiasi cosa deciderà la Santa Sede”. Il 28 ottobre 1996, a 68 anni, don Mattia
fu consacrato vescovo Coadiutore di Kingshien per assistere mons. Pietro Fan Wenxing,
al quale egli succedette tre anni dopo. Il 12 marzo del 2002 fu colpito da un’emorragia
cerebrale, che lo ha costretto a letto in coma; da allora, per sei anni, non ha più
ripreso conoscenza. (A.M.)