Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa terza Domenica del Tempo Ordinario il Vangelo ci presenta la predicazione
di Gesù in Galilea: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» dice il Signore.
Poi, camminando lungo il mare di Galilea, vede due pescatori che stanno gettando le
reti in mare: sono due fratelli, Pietro, e Andrea, e li chiama:
«Seguitemi,
vi farò pescatori di uomini».
Su questo brano evangelico, ascoltiamo il
commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia
Università Lateranense:
(musica)
“Gesù
cammina, cammina e chiama: Vieni, seguimi, vieni dietro a Me. E’ un ‘turbine’ che
passa, una ‘colonna di fuoco’, una "grande luce”. E’ la luce vera, quella a cui tutti
aspirano. E’ il Figlio di Dio che ‘cammina lungo il mare’ e vede quegli uomini e li
chiama: Seguimi, seguitemi. Nessun uomo può immaginare che Dio desideri lui, proprio
lui e che passi lì, proprio lì dov'è lui per chiamarlo a Sé, perché stia con Lui.
Nessun uomo può lecitamente supporre che Dio lo desideri. Eppure questa è la realtà:
Dio cammina ai bordi della nostra esistenza e ci vuole, ci vuole con sé. Ci può essere
qualcosa di più grande, di più vero, di più nobile, di più meraviglioso, di più sensato
del dirGli: Sì. Sì. Allora, solo allora, ad uno ad uno gli uomini escono fuori dai
loro nascondigli tenebrosi e letali per entrare nella storia, nell'unica storia, nella
Sua storia”.