2008-01-26 12:39:23

Evitare le interpretazioni arbitrarie nelle cause di nullità matrimoniale: l’esortazione del Papa all'inaugurazione dell'Anno giudiziario della Rota Romana


Nell’amministrazione della giustizia nella Chiesa vanno evitate interpretazioni soggettive ed arbitrarie: è quanto affermato da Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Tribunale Apostolico della Rota Romana. Il Papa ha ricordato che proprio quest’anno ricorre il centenario del ristabilimento del Tribunale ad opera di San Pio X. Nell’udienza ai membri della Rota Romana - guidati dal decano, mons. Antoni Stankiewicz - il Papa si è soffermato in particolare sulle cause matrimoniali. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


Favorire “un clima di fiducia nell’operato dei tribunali”, evitando “l’arbitrarietà dei criteri soggettivi”: è il caloroso invito che Benedetto XVI ha rivolto ai membri della Rota Romana sottolineando l’importanza della giurisprudenza rotale specialmente nell’ambito matrimoniale. La Rota, ha riconosciuto il Papa, è chiamata all’arduo compito di “cogliere l’esistenza o meno della realtà matrimoniale, che è intrinsecamente antropologica, teologica e giuridica”. Il matrimonio, è stato il suo richiamo, va considerato “con il suo reale spessore umano e salvifico”. D’altro canto, il diritto non può essere “ridotto ad un mero insieme di regole”:

 
“Soltanto in questo modo le massime giurisprudenziali acquistano il loro vero valore, e non diventano una compilazione di regole astratte e ripetitive, esposte al rischio di interpretazioni soggettive e arbitrarie”.

 
Si è così soffermato sull’operato dei ministri di giustizia dei tribunali delle Chiese locali. In particolare sulle cause di nullità matrimoniale, il Papa ha richiesto uno sforzo costante per raggiungere “l’unità di criteri di giustizia” ed ha indicato il rischio che si formino delle “giurisprudenze locali sempre più distanti” dall’interpretazione delle leggi e “persino dalla dottrina della Chiesa sul matrimonio”:

 
“Auspico che si studino i mezzi opportuni per rendere la giurisprudenza rotale sempre più manifestamente unitaria, nonché effettivamente accessibile a tutti gli operatori della giustizia, in modo da trovare uniforme applicazione in tutti i tribunali della Chiesa”.
 
Benedetto XVI ha poi richiamato il valore degli interventi del Magistero ecclesiastico, compresi i discorsi del Papa alla Rota Romana, sulle questioni giuridiche matrimoniali. Quindi, ha concluso il suo discorso auspicando che l’impegno della Rota Romana sia vivificato con un “sempre più profondo senso ecclesiale della giustizia”, “vero servizio alla comunione salvifica”.







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