Evitare le interpretazioni arbitrarie nelle cause di nullità matrimoniale: l’esortazione
del Papa all'inaugurazione dell'Anno giudiziario della Rota Romana
Nell’amministrazione della giustizia nella Chiesa vanno evitate interpretazioni soggettive
ed arbitrarie: è quanto affermato da Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione
dell’Anno Giudiziario del Tribunale Apostolico della Rota Romana. Il Papa ha ricordato
che proprio quest’anno ricorre il centenario del ristabilimento del Tribunale ad opera
di San Pio X. Nell’udienza ai membri della Rota Romana - guidati dal decano, mons.
Antoni Stankiewicz - il Papa si è soffermato in particolare sulle cause matrimoniali.
Il servizio di Alessandro Gisotti:
Favorire
“un clima di fiducia nell’operato dei tribunali”, evitando “l’arbitrarietà dei criteri
soggettivi”: è il caloroso invito che Benedetto XVI ha rivolto ai membri della Rota
Romana sottolineando l’importanza della giurisprudenza rotale specialmente nell’ambito
matrimoniale. La Rota, ha riconosciuto il Papa, è chiamata all’arduo compito di “cogliere
l’esistenza o meno della realtà matrimoniale, che è intrinsecamente antropologica,
teologica e giuridica”. Il matrimonio, è stato il suo richiamo, va considerato “con
il suo reale spessore umano e salvifico”. D’altro canto, il diritto non può essere
“ridotto ad un mero insieme di regole”:
“Soltanto
in questo modo le massime giurisprudenziali acquistano il loro vero valore, e non
diventano una compilazione di regole astratte e ripetitive, esposte al rischio di
interpretazioni soggettive e arbitrarie”. Si
è così soffermato sull’operato dei ministri di giustizia dei tribunali delle Chiese
locali. In particolare sulle cause di nullità matrimoniale, il Papa ha richiesto uno
sforzo costante per raggiungere “l’unità di criteri di giustizia” ed ha indicato il
rischio che si formino delle “giurisprudenze locali sempre più distanti” dall’interpretazione
delle leggi e “persino dalla dottrina della Chiesa sul matrimonio”:
“Auspico
che si studino i mezzi opportuni per rendere la giurisprudenza rotale sempre più manifestamente
unitaria, nonché effettivamente accessibile a tutti gli operatori della giustizia,
in modo da trovare uniforme applicazione in tutti i tribunali della Chiesa”. Benedetto
XVI ha poi richiamato il valore degli interventi del Magistero ecclesiastico, compresi
i discorsi del Papa alla Rota Romana, sulle questioni giuridiche matrimoniali. Quindi,
ha concluso il suo discorso auspicando che l’impegno della Rota Romana sia vivificato
con un “sempre più profondo senso ecclesiale della giustizia”, “vero servizio alla
comunione salvifica”.