Continua l’allerta in Bolivia a causa delle forti piogge
Resta alta l’emergenza maltempo in Bolivia. A partire dallo scorso novembre le forti
piogge registrate in diverse zone del Paese hanno causato almeno 32 vittime, colpito
duramente circa 24mila famiglie e provocato danni economici per almeno 30 milioni
di dollari. Stando a quanto riferito dall’agenzia MISNA, migliaia di persone sono
state evacuate negli ultimi giorni da numerosi centri abitati nella regione del Tropico
di Cochabamba, principalmente a Puerto Villarroel. Qui decine di villaggi risultano
alluvionati e almeno quattro fiumi minacciano di uscire dagli argini aggravando il
bilancio dei danni. Secondo la stampa locale, gli aiuti stanziati dal Programma Alimentare
Mondiale dell’Onu (PAM) e dalla prefettura di Cochabamba non riescono a raggiungere
i centri più colpiti a causa dell’impraticabilità delle strade. “Quelli che fino a
qualche giorno fa erano sentieri battuti – si legge - oggi sono veri e propri corsi
d’acqua e l’unico mezzo di trasporto possibile è la canoa”. Nella capitale La Paz
il maltempo ha provocato il crollo di case e ponti, mentre l’ingrossamento del Rio
Grande fa temere per le sorti del dipartimento orientale di Santa Cruz, “motore economico”
del Paese. Nello Stato sudamericano è in visita in questi giorni il segretario generale
dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), José Miguel Insulza, che ha annunciato
l’invio di aiuti. Mezzi aerei sono giunti intanto dal Venezuela. I meteorologi temono
un peggioramento delle condizioni del tempo nei prossimi giorni. Il Presidente del
Paese, Evo Morales, lo scorso lunedì aveva decretato lo stato di emergenza nazionale.
(C.D.L.)