2008-01-25 12:56:35

Il Codice di Diritto Canonico difende le cose di Dio e i più deboli: così il Papa a 25 anni dalla promulgazione del testo


Il cristiano è l'essenza del diritto canonico e la legge canonica deve essere legata a quel fondamento teologico che le fornisce ragionevolezza. E’ quanto ha sottolineato Benedetto XVI ricevendo stamani in udienza i membri del Pontificio Consiglio per i testi legislativi nel XXV anniversario della promulgazione del Codice di Diritto Canonico, alla cui redazione ha contribuito anche il Papa, quando era arcivescovo metropolita di Monaco – Frisinga. Il dicastero per i testi legislativi – ha detto il Santo Padre – “veglia sulla completezza e sull’aggiornamento della legislazione della Chiesa e ne assicura la coerenza”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3


Benedetto XVI ha ricordato lo stretto legame tra la legge canonica e la vita della Chiesa secondo il volere di Gesù Cristo. Non si tratta – ha detto il Papa - solo di “un insieme di norme prodotte per questo speciale popolo che è la Chiesa di Cristo”. L’insieme di realtà giuridiche, indicato dal codice – ha osservato il Santo Padre – compone un mirabile mosaico nel quale sono raffigurati “tutti i volti di tutti i fedeli, laici e pastori, e di tutte le comunità, dalla Chiesa universale alle Chiese particolari”. E l’essenza del diritto – ha detto il Papa riprendendo le parole del beato Antonio Rosmini – è la persona umana. L’essenza del diritto canonico – ha poi aggiunto – è la persona del cristiano nella Chiesa. Questo impianto legislativo – ha quindi affermato Benedetto XVI - deve essere formulato "in modo chiaro, sempre in sintonia con le restanti leggi della Chiesa":
 
“È pertanto necessario abrogare le norme che risultano sorpassate; modificare quelle che necessitano di essere corrette; interpretare - alla luce del vivente Magistero della Chiesa - quelle che sono dubbie e, infine, colmare le eventuali lacunae legis. Vanno - come disse il Papa Giovanni Paolo II alla Rota Romana - tenute presenti ed applicate le tante manifestazioni di quella flessibilità che, proprio per ragioni pastorali, ha sempre contraddistinto il diritto canonico”.
 
Il Codice di Diritto Canonico - ha osservato il Papa - contiene poi le norme prodotte dal Legislatore ecclesiale "per il bene della persona e delle comunità nell’intero Corpo mistico che è la santa Chiesa". Come ha detto Giovanni Paolo II nel promulgare il Codice di Diritto Canonico il 25 gennaio 1983, la Chiesa - ha spiegato Benedetto XVI - "è costituita come una compagine sociale e visibile; come tale essa ha bisogno di norme: sia perché la sua struttura gerarchica e organica sia visibile; sia perché l'esercizio delle funzioni a lei divinamente affidate, specialmente quella della sacra potestà e dell'amministrazione dei Sacramenti, possa essere adeguatamente organizzato; sia perché le scambievoli relazioni dei fedeli possano essere regolate secondo giustizia, basata sulla carità, garantiti e ben definiti i diritti dei singoli; sia, finalmente, perché le iniziative comuni, intraprese per una vita cristiana sempre più perfetta, attraverso le leggi canoniche vengano sostenute, rafforzate e promosse”.

 
La legge della Chiesa – ha detto inoltre il Papa – è prima di tutto lex libertatis: "legge che ci rende liberi per aderire a Gesù".
 
“Perciò, occorre saper presentare al Popolo di Dio, alle nuove generazioni, e a quanti sono chiamati a far rispettare la legge canonica, il concreto legame che essa ha con la vita della Chiesa, a tutela dei delicati interessi delle cose di Dio, e a protezione dei diritti dei più deboli, di coloro che non hanno altre forze per farsi valere, ma anche a difesa di quei delicati 'beni' che ogni fedele ha gratuitamente ricevuto - il dono della fede, della grazia di Dio, anzitutto - che nella Chiesa non possono rimanere senza adeguata protezione da parte del Diritto”.
 
In occasione del 25.mo anniversario della promulgazione del Codice di Diritto Canonico, il Pontificio Consiglio per i testi legislativi ha promosso il convegno di studio, conclusosi oggi, dal titolo: “La legge canonica nella vita della Chiesa. Indagine e prospettive nel segno del recente magistero pontificio”. Questo dicastero aiuta il Papa nel suo compito di principale promotore, garante e interprete del diritto della Chiesa.







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