2008-01-24 15:04:41

L'intervento di mons. Marchetto alla Conferenza europea sui Rom


Riconoscere i Rom come minoranza linguistica e agevolare la ricostruzione del loro status giuridico, è questa la proposta emersa dalla Conferenza Europea sui Rom voluta dai ministeri dell'Interno e per la Solidarietà sociale. A conclusione della Conferenza ieri pomeriggio, l’intervento di mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il presule si è rivolto al mondo dell’informazione perché secondo lui “l’informazione audiovisiva o stampata raramente permette al pubblico di conoscere aspetti positivi della cultura zingara, ma molto spesso si sofferma su quelli negativi, che ne danneggiano ulteriormente l’immagine.” Inoltre Mons. Marchetto ha parlato anche dei tanti segni di speranza provenienti dalle comunità Rom, come “Il crescente desiderio di istruzione e formazione professionale, di consapevolezza sociale e politica con la formazione di associazioni e partiti, la crescente partecipazione nelle amministrazioni locali e nazionali in alcuni Paesi, la presenza delle donne nella vita sociale e civile, il numero sempre maggiore di vocazioni al diaconato permanente, al sacerdozio e alla vita religiosa”. “Ma è necessario - ha continuato mons. Marchetto - considerare tutti gli elementi di sviluppo di cui queste popolazioni dovrebbero godere. Si tratta di mettere al centro il rispetto di ogni persona umana, per cui ogni tentativo di assimilazione della cultura zingara e di una sua dissoluzione in quella maggioritaria deve essere fermamente respinto.” A chiedere una legge che tuteli i Rom come minoranza, il direttore generale della coesione sociale del Consiglio d'Europa, Alexander Vladychenko, che ha chiesto un maggiore impegno per rimuovere i pregiudizi verso i Rom. Secondo l’Istituto di Studi sulla Pubblica Opinione, oltre il 40% degli italiani non sa nulla dei Rom e li crede per lo più delinquenti, mentre neanche l’1% è ben informato su quella che è la minoranza più grande d'Europa. Diversamente da quanto si crede, sostiene Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant'Egidio, dei circa 130 mila zingari presenti in Italia, oltre 60 mila sono italiani. Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha ricordato anche la grande responsabilità dei media il cui ruolo “è cruciale nel muovere i pregiudizi” nei confronti dei Rom. Per il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, infine “è necessario costruire una politica su tre pilastri: scuola, casa e lavoro, che favorisca un processo di inclusione senza sacrificare l’identità culturale dei Rom. (A cura di Giovanni Augello) RealAudioMP3







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