Economia: intervento della Fed per fermare la caduta delle borse. Si apre il Forum
di Davos
Sembra attenuarsi la crisi mondiale delle borse. Ieri, dopo un inizio negativo, una
ventata di ottimismo è venuta dalla decisione della Banca Centrale americana, che
ha ridotto il costo del denaro di 0.75 punti percentuali, mentre Bush promette interventi
urgenti a sostegno dell’economia statunitense. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Obiettivo:
fermare la stagnazione. Abbassare il costo del denaro vuol dire favorirne la circolazione
e con l’intervento di ieri, il più deciso dal 1982 che ha infatti consentito a Wall
Street e ai mercati europei di ridurre le perdite e alle borse asiatiche di chiudere
addirittura col segno più dopo il lunedì nero, la Federal Reserve riprende il controllo
della situazione finanziaria internazionale. A suffragare il cambio di rotta, che
nella giornata odierna è atteso ad un importante prova del nove, le parole pronunciate
ieri dal presidente Bush. Il capo della Casa Bianca non vuole parlare di recessione
e non esclude l'ipotesi di misure più ampie a favore dell'economia, oltre i 140-150
miliardi di dollari già prospettati venerdì scorso in conferenza stampa. E sulla decisione
della banca Centrale americana sentiamo il commento di Luigi Campiglio, docente di
economia all’Università Cattolica di Milano:
Timori di recessione, crisi del
credito, l'impatto pesante sui mercati e sulla fiducia: in questa congiuntura estremamente
delicata dell'economia, si apre oggi il Forum economico mondiale di Davòs, in Svizzera.
All’evento - che prevede la presenza di oltre 1.300 amministratori delegati e presidenti
di società, 27 capi di Stato o di Governo e 113 ministri - partecipano anche personalità
del mondo accademico, culturale e religioso. A Riccardo Moro, economista esperto di
cooperazione e sviluppo, Stefano Leszczynski ha chiesto quanto l’attuale crisi incide
sulle tematiche del Forum di Davòs: