STATI UNITI Anche a New York si è parlato della mancata visita del Papa a La Sapienza
NEW YORK, 22gen08 - La questione della mancata visita di Papa Benedetto XVI all’Università
La Sapienza ha avuto risonanza negli Stati Uniti. Una delle occasioni è stata la
presentazione dell’edizione inglese del libro “Si può vivere così “ di Mons. Luigi
Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione. La presentazione si è svolta a
New York nella Columbia University . Ad essa hanno preso parte anche scienziati ebrei.
Dinnanzi ad un pubblico di 900 persone, sono intervenuti al dibattito Robert Pollack,
direttore del Centro di Studi su Scienza e Religione e, Joseph Weiler, giurista della
stessa Università. Comunione e Liberazione era rappresentata dal presidente don Julian
Carron, e da mons. Lorenzo Albacete, responsabile di CL negli Stati Uniti. “Gli uomini
di scienza hanno il dovere di dare spazio alla ragione, se alzano delle barriere artificiali
mortificano l’istituzione scientifica” ha affermato Pollack, soffermandosi sul rapporto
tra fede e ragione. E subito l’attenzione si è concentrata sul caso della mancata
visita del Papa a La sapienza di Roma. Wiler ha denunciato lo scientismo come la
religione più diffusa al mondo, precisando come la cosa giusta da fare sia quella
indicata dal Santo Padre nel suo discorso di Ratisbona, ovvero esaminare le religioni
alla luce della ragione. Da parte sua, don Carron ha voluto ricordare un tema chiave
del pensiero di Giussani, racchiuso in queste parole:”La Fede cristiana è un modo
indiretto di conoscenza, che avviene con la mediazione di un testimone. La cultura
e la storia dell’umanità si basano su questo stesso metodo: se lo eliminiamo, lasciamo
fuori la conoscenza umana”. (Hispanidad-VOLPE)