Domani la Serbia alle urne per eleggere il nuovo presidente. Un’elezione che segna
l’ennesimo bivio per la maggiore delle repubbliche della ex Jugoslavia. A pesare come
un macigno su questo voto serbo è soprattutto la minaccia dell’indipendenza del Kosovo
da un lato e le allettanti promesse dell’integrazione europea dall’altro. Stefano
Leszczynski ha raccolto il commento di Luigi Geninazzi, inviato di Avvenire: