2008-01-16 15:43:47

Italia: Prodi respinge le dimissioni di Clemente Mastella


Scossone politico in Italia dove il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, si è dimesso in seguito alla notizia degli arresti domiciliari per sua moglie, accusata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere di tentata concussione. Solidarietà del mondo politico al Guardasigilli. Il nostro servizio:RealAudioMP3


Le dimissioni del ministro Mastella sono state respinte dal premier Prodi. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, dove il Guardasigilli è giunto per rimettere il mandato. Uscendo dall’incontro con Prodi, Mastella ha ringraziato per la solidarietà ricevuta e ha detto che deciderà successivamente. Poco prima l’UDEUR aveva affermato che il ministro non avrebbe fatto passi indietro ed aveva ribadito la fedeltà all’alleanza politica con il governo. Le dimissioni sono state presentate stamani in aula alla Camera dove era in programma il tradizionale discorso sullo stato della Giustizia. Ma ad irrompere nelle dichiarazioni del ministro è stata l’attualità con la notizia degli arresti domiciliari della moglie, Sandra Lonardo, per tentata concussione nei confronti del direttore generale dell'ospedale di Caserta. Un’indagine partita da alcune intercettazioni telefoniche che avrebbero poi portato la Procura di Santa Maria Capua Vetere al provvedimento di fermo. Un provvedimento, però ,che ancora non sarebbe stato notificato così come ha riferito la stessa moglie di Mastella. Mentre il mondo politico esprime solidarietà al leader dell’Udeur, si riaccende lo scontro con la magistratura. Nel suo intervento, il ministro Mastella, deluso e a tratti commosso, ha detto di aver resistito alla “molte scorribande corsare sul fronte personale”. “Sono percepito da frange estremiste delle toghe – ha detto - come un nemico da abbattere”. “Una scientifica trappola”, così si è riferito alla vicenda della moglie “presa in ostaggio” - ha aggiunto - “in modo vile e ignobile”. L’ANM, Associazione Nazionale dei Magistrati, “respinge la condanna unanime del Parlamento alla magistratura” ma esprime anche “apprezzamento per il gesto del ministro”. Alle 16.30, dibattito al Senato sulle dimissioni del Guardasigilli; l’opposizione ha chiesto la presenza in aula di Prodi.

Italia-referendum elettorale
Con ogni probabilità, nel pomeriggio di oggi, i giudici della Corte Costituzionale si pronunceranno sull’ammissibilità dei tre quesiti referendari in materia di legge elettorale. In mattinata sono terminate le audizioni, a porte chiuse, degli avvocati rappresentanti il comitato promotore del referendum e dei difensori dei gruppi parlamentari e dei partiti che si oppongono ai quesiti referendari.

Italia-rifiuti
L’emergenza rifiuti al centro di un nuovo incontro a Palazzo Chigi tra il premier Prodi, il ministro dell’interno Amato e il supercommissario De Gennaro. Una riunione che arriva dopo le rassicurazioni del governo sulla situazione sanitaria nelle zone interessate. Più allarmata la Commissione Europea che ieri ha minacciato multe per l’Italia se non saranno intraprese azioni per risolvere il problema rifiuti. Al microfono di Luca Collodi sentiamo Don Gaetano Romano, direttore della Caritas dell’arcidiocesi di Napoli e parroco di San Giovanni a Teduccio, uno dei comuni colpiti dall’emergenza:RealAudioMP3


R. – Si avverte un lieve miglioramento ed è per noi un grosso segnale di speranza. Però, restano ancora delle problematiche non facili da risolvere. Abbiamo circa 50 mila studenti che non riescono ad andare a scuola; c’è tanta esasperazione ancora nella gente – comprensibilissima – ma rivolgiamo un invito alla prudenza perché in queste manifestazioni pacifiche si infiltrano facilmente quelli che traggono degli interessi dalla confusione, dal caos. C’è purtroppo perdita di lavoro, c’è un calo economico, il turismo ne risente notevolmente ... C’è un notevole contributo che sta dando adesso l’esercito, soprattutto per liberare le strade dei luoghi pubblici in modo che la vita riprenda quanto più serenamente possibile.

 
D. – Don Gaetano, che cosa fa la Chiesa napoletana e in particolare la Caritas, di cui lei è direttore?

R. – Abbiamo avuto tre momenti particolarmente forti. Il primo, l’invito alla preghiera del cardinale Sepe. Questa è una situazione prevista da Gesù: “certe volte non sapete che cosa chiedere, ma grazie a Dio, il Padre sa di cosa avete bisogno”. Quindi, abbiamo chiesto e chiediamo nella preghiera di illuminare tutti perché ognuno per la sua parte possa contribuire alla risoluzione. C’è stato poi un appello scritto dei vescovi della Campania in cui si segnala la responsabilità di tutti alla risoluzione del problema. E poi, si sono riunite tutte le Caritas e le pastorali sociali delle diocesi della Campania: ci siamo predisposti a collaborare a quello che dovrà essere il progetto del Commissario De Gennaro.
 
Bush-Medio Oriente
Si chiude nel segno dell’ottimismo il tour mediorientale del presidente americano, George W. Bush. Lasciando l’Egitto, ultima tappa del suo viaggio, ha detto di essere fiducioso per l’accordo di pace tra israeliani e palestinesi entro la fine dell’anno e incassando in tal senso l’appoggio del suo omologo egiziano Mubarak. Parlando poi del Libano, ha invitato Siria e Iran a mettere fine “alle interferenze politiche” nel Paese.

Medio Oriente
Non accenna a diminuire la tensione in Medio Oriente. In un raid israeliano a Gaza, tre persone sono rimaste uccise, fra le quali un bambino. Almeno 25 razzi sono stati lanciati sulla città israeliana di Sderot dopo le operazioni dello Stato ebraico di ieri che avevano provocato 19 vittime. Intanto, il leader del braccio armato della Jihad islamica in Cisgiordania, Walid Obeidi, è stato ucciso in un conflitto a fuoco da truppe israeliane vicino a Jenin. Feriti anche due militanti della Jihad. L’uomo era ricercato da 7 anni. Sempre in Cisgiordania, sono stati sgomberati due avamposti illegali eretti da coloni. Infine, a livello politico il leader di uno dei maggiori partiti di destra israeliani, Liberman, ha lasciato la coalizione di governo in polemica con l’avvio di negoziati con l’Autorità Nazionale Palestinese per la futura definizione dei confini israelo-palestinesi.

USA-primarie
Una nuova tappa nel lungo percorso elettorale per il rinnovo della presidenza statunitense. Le primarie nello Stato del Michigan hanno riservato una sorpresa in campo repubblicano con la netta vittoria dell’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, seguito a distanza dal senatore McCain e dall’ex governatore dell’Arkansas Huckabee. Per parte democratica, ad aggiudicarsi anche le primarie in Michigan è stata la senatrice newyorkese Hillary Clinton. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3


Hillary Clinton vince nel Michigan senza avere avuto in realtà la possibilità di perdere. In questo Stato, infatti, la decisione delle autorità civili di anticipare la data delle primarie ha provocato forti polemiche con i vertici dei partiti democratico e repubblicano. Di qui, la decisione dei repubblicani di dimezzare i delegati per la Convention, mentre i democratici li hanno addirittura azzerati. Il senatore afro-americano, Barack Obama, e l’ex senatore, Jhon Edwards, hanno ritirato il loro nome dalle schede lasciando di conseguenza ai democratici la scelta tra la Clinton e un voto neutrale. Il nuovo confronto quindi tra la Clinton e l’altro favorito democratico Obama non si avrà prima del 26 gennaio in South Carolina, dove gli afro-americani rappresentano il 50 per cento dell’elettorato dell’asinello a stelle strisce. Più serrata e ad effetto la corsa alla candidatura repubblicana, che ha visto la vittoria con ampio margine del miliardario mormone Mitt Romney, finora dietro agli altri due candidati del partito dell’elefantino Mike Huckabee, vincitore nell’Iowa e Jhon McCain, uscito vittorioso dalla sfida elettorale in New Hampshire.

Iraq-attentato
In Iraq. Sono 8 le vittime dell’attentato di stamani in mercato di Baquba, a nord di Baghdad. A farsi saltare in aria una donna kamikaze con indosso una cintura esplosiva. Almeno 7 i feriti.

Pakistan-violenze
Sempre infuocato il confine tra Pakistan e Afghanistan. Incerto il numero delle vittime – 40 o 50 militanti islamici- dopo gli scontri tra i ribelli e l’esercito pakistano. Almeno 7 militari sono rimasti uccisi. I combattimenti si sono verificati nel distretto del Sud Waziristan dopo che gli insorti avevano attaccato una postazione delle truppe di Islamabad.

Sri Lanka- attentato
Grave il bilancio di un attentato dinamitardo in Sri Lanka. Sono 26 le vittime, tre i bambini, uccise dall’esplosione che ha investito il pullman sul quale viaggiavano. Il fatto è accaduto nel distretto centrale di Moneragala, a circa 240 chilometri a sud-est di Colombo. Oltre 60 i feriti. L’attentato di oggi mette la parola fine sulla tregua concordata tra il governo e i ribelli Tamil nel 2002.

Kenya-politica
Nuove violenze in Kenya all’indomani della prima seduta del Parlamento convocato ieri dopo le elezioni di dicembre che hanno sancito la vittoria del presidente Kibaki. Nelle manifestazioni, indette dall’opposizione contro l’esito delle urne, la polizia ha ucciso un uomo a Kisumu; a Mombasa ha usato i gas lacrimogeni per disperdere la folla. Le proteste arrivano dopo che la formazione di Odinga ieri è riuscita a far eleggere alla guida del Parlamento un suo rappresentante: Kenneth Marende.

Uzbekistan- presidente
Davanti alle due camere del Parlamento e alla presenza dei corpi diplomatici accreditati, Islam Karimov, al potere da vent’anni, ha giurato oggi come presidente dell’Uzbekistan dopo la netta affermazione – oltre l’88 per cento - nelle elezioni del 23 dicembre scorso. Le consultazioni furono definite dall’OSCE “non democratiche”. Karimov resterà in carica altri 7 anni.

Spagna-elezioni
Con lo scioglimento del Parlamento e l’annuncio ufficiale delle prossime elezioni legislative per il 9 marzo, la Spagna é entrata in un nuovo periodo elettorale anche se la campagna vera e propria inizierà il 22 febbraio. Il servizio di Ignazio Arregui:RealAudioMP3


Si è conclusa l’attuale legislatura, l’ottava da quando è stata instaurata la democrazia nel 1977, in un clima di permanente tensione e conflittualità tra l’esecutivo socialista e il Partito Popolare all’opposizione. In 31 anni, sono stati cinque i governi socialisti, tre quelli di destra o centro-destra. Cinque i capi di governo: Suarez, Calvo Sotelo, Gonzalez, Aznar e Zapatero. Dal punto di vista politico-istituzionale, i primi anni sono stati caratterizzati da un forte spirito di servizio al Paese, di dialogo tra le forze politiche e di dinamismo nella creazione di un sistema democratico e quasi federale. Negli ultimi anni invece, nonostante lo sviluppo socioeconomico raggiunto dalla Spagna, i leader politici hanno dato prove di un radicalismo e di intolleranza che ha reso impossibile, tranne qualche eccezione, il consenso perfino in questioni di interesse nazionale. In questo momento é difficile prevedere il risultato delle prossime elezioni; negli ultimi mesi il Partito Popolare, secondo i sondaggi, ha recuperato terreno rispetto ai socialisti. Dal punto di vista dei principi morali fondamentali, il Parlamento spagnolo ha approvato alcune leggi che hanno favorito il cosiddetto divorzio-express, l’aborto. Sono state legalizzate inoltre situazioni contrarie all’istituzione matrimoniale e familiare, favorendo perfino l’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali. Divisioni permangono sul modo di affrontare il fenomeno del terrorismo, specialmente quello dell’ETA. Si sono registrate anche tensioni tra il governo centrale e alcune regioni autonome, in particolare la Catalogna e i Paesi Baschi. In campo educativo, risulta preoccupante il basso livello nel rendimento degli studenti, alto l’indice di fallimento scolastico. Resta forte la crescita economica che ha reso la Spagna l’ottava potenza economica del mondo. Ridotta la disoccupazione a fronte dell’aumento dei contratti a termine ma, secondo alcuni esperti, il Paese starebbe rallentando in modo preoccupante.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 16 E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







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