Il cardinale Trujillo presenta il libro "Famiglia e Procreazione umana", in occasione
del 25.mo anniversario del Pontificio Consiglio per la Famiglia
In occasione del 25.mo anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per
la Famiglia, è stato pubblicato lo studio “Famiglia e Procreazione umana”. A presentarlo,
ieri, presso la Pontificia Università Urbaniana, anche il card. Alfonso Lopez Trujillo,
presidente del dicastero vaticano per la Familgia, e la giornalista Eugenia Roccella.
Il servizio di Francesca Fialdini:
Una raccolta
di commenti autorevoli per porre l’accento ancora una volta sulla necessità di una
visione integrale dell’uomo, che favorisca la sua piena maturità e realizzazione.
Solo in questa visione antropologica, ha espresso con decisione il presidente del
Pontificio Consiglio per la Famiglia, cardinale Alfonso Lopez Trujillo, è possibile
difendere il nucleo familiare come luogo in cui le persone sono chiamate ad esprimersi
secondo il concetto cristiano dell’Amore, dove la sacralità delle relazioni si sposa
con quello della sacralità della vita. “Utero spirituale”, come ebbe a definirla San
Tommaso, la famiglia è oggi il bene comune che i governi sono esortati a difendere
con adeguati strumenti politici e culturali, come il cardinaleAlfonso Trujillo ha voluto sottolineare:
“Non
c’è migliore investimento in ogni aspetto per una società, che tutto quello che il
potere, la società fa per il bene comune, per la famiglia e per i figli. Aparecida
ha posto la massima attenzione sull’assoluta necessità che l'unità famigliare rappresenta
per l’umanità, per il mondo, per il continente”. Il volume,
si inserisce in un dibattito acceso, che spacca in modo trasversale le coscienze indipendentemente
dallo schieramento politico:
“Che può bruciare le
coscienze, seppellirle, anestetizzarle: occorre in un vero dialogo, con argomenti
validi di fede, di ragione, riscattare questo tesoro prezioso che è patrimonio dell’umanità”. I
riferimenti al Magistero della Chiesa sono molteplici. Dall’Esortazione apostolica
“Familiaris Consortio”, all’Enciclica "Fides e Ratio”, per arrivare alla “Deus caritas
est” di Benedetto XVI. In ballo, come ha sottolineato nel suo intervento la giornalista
e scrittrice Eugenia Roccella, c’è la difesa stessa dell’umano contro la diffusione
della tecnoscienza nella procreazione, che permette ai parametri dell’eugenetica di
sostituirsi a quelli della natura nello stabilire i caratteri principali del nascituro.
Una pericolosa deriva che in diversi Paesi del mondo ha già conosciuto forme di lecita
commercializzazione, consentendo la compravendita di tutte quelle parti del corpo
umano, femminili e maschili, preposte al concepimento e alla procreazione. Un fenomeno
che sta fortemente insidiando il concetto di figlio, sostituendolo con l’idea di un
oggetto da esibire piuttosto che creatura da amare.