Thailandia: impressiona il mondo buddista la spiritualità della Messa da Requiem presieduta
dal cardinale Kitbunchu per la principessa Galyani Vadhana
Davanti ad una folla composta da cristiani e buddisti, l’arcivescovo di Bangkok ha
celebrato ieri una messa da Requiem per l’anima della principessa Galyani Vadhana,
morta il 2 gennaio scorso. Nel corso della sua omelia, il card. Michai Kitbunchu ha
detto che “la principessa ha vissuto la sua vita secondo quanto dice il profeta Isaia:
‘Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il
mio spirito su di lui. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito
il diritto sulla terra’”. Infatti, ha aggiunto il porporato, “dopo la sua morte, l’intera
popolazione ha testimoniato come il suo impegno, la sua stessa vita sia stata dedicata
in maniera particolare ai poveri ed ai disabili. Ha portato pace e felicità a tutti
i thailandesi”. Fra i presenti nella cattedrale, dove si è svolto il solenne servizio
funebre, anche diversi monaci buddisti. Uno di loro, il venerabile Porkrisna Kantasilo,
dice ad AsiaNews che "non è stata la prima messa a cui ho partecipato, ma mi ha impressionato
molto. E’ stata una funzione molto spirituale, ispiratrice”. Il monaco, che fa parte
della Commissione per il dialogo interreligioso, aggiunge: “colgo questa occasione
per rivolgere un invito a tutti i cattolici thailandesi: non dovete sentirvi una minoranza,
perché siamo tutti esseri umani. Se una persona si comporta bene e segue gli insegnamenti
della propria religione, avremo la pace nei nostri cuori e nella nostra società”.
(R.P.)