In Vietnam una veglia di preghiera dei cattolici per chiedere al governo la restituzione
di un terreno dei Padri Redentoristi
Per la prima volta dal 1975, quando sono saliti al potere i comunisti, si è svolta
ieri sera ad Ho Chi Minh City una veglia di preghiera presso il convento dei Redentoristi.
La manifestazione anti-governativa ha avuto come scopo quello di dare solidarietà
ai sacerdoti di Hanoi ai quali il governo ha confiscato terreni di 60mila metri, appartenenti
all’ordine religioso, ora occupati da edifici governativi ma in parte anche rivenduti
ad altri enti. Già lo scorso 7 gennaio, come scrive Asianews, il Superiore provinciale
dei Redentoristi, padre Giuseppe Cao Dinh Tri, aveva inviato un messaggio a tutti
i presuli presenti nel Paese per chiedere giustizia di fronte alle espropriazioni
di appezzamenti appartenenti alla Chiesa. I sacerdoti hanno avuto diversi problemi
nell’organizzare la protesta: il loro sito Internet, che conteneva le informazioni
utili per partecipare, è stato attaccato da pirati informatici ed è ripartito soltanto
lo scorso 10 gennaio. A sostegno della loro richiesta, i Redentoristi hanno ricordato
di non aver mai firmato alcun accordo per cedere la terra al governo neanche in condizioni
di coercizione. I cattolici ricordano la Costituzione, che salvaguardia la libertà
religiosa ed i luoghi di culto, ed in particolare sottolineano una norma che impone
alle autorità di ridare ai proprietari i beni ed i terreni confiscati nel tempo, se
questi non sono più necessari al governo per scopi prioritari. (B.C.)