2008-01-12 13:56:23

Il Patriarca Alessio II alla rivista "30 giorni": la testimonianza del Vangelo, base dell'unità dei cristiani


"La testimonianza comune dei valori evangelici è una delle basi principali sulle quali procedere nel cammino verso l'unità dei cristiani". Ad affermarlo è il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II in un'intervista che verrà pubblicata sul prossimo numero del mensile “30Giorni”, in uscita il 16 gennaio, nella quale il Patriarca affronta il delicato tema dell'unità tra cattolici e ortodossi. Secondo Alessio II, “ogni divisione nell’ambito ecclesiale è frutto della volontà umana peccatrice, mentre l’unità è dono dello Spirito Santo”. “Il processo di ricostruzione dell’unità – ha commentato – richiede tempi lunghi e un impegno serio”. Nell'intervista ripresa dall'Agenzia Zenit, il Patriarca si è detto “profondamente convinto che la fedeltà all’antica tradizione apostolica e all’eredità patristica possa diventare il fondamento della collaborazione tra la Chiesa romano-cattolica e quella ortodossa nella loro testimonianza dei valori del Vangelo di fronte al mondo contemporaneo”. La necessità di questo “è evidente, in quanto la cultura del relativismo morale imposta alla società, il consumismo, la tendenza irrefrenabile al benessere e ai piaceri non sono in grado di accontentare la sete spirituale che è sempre presente nell’uomo”. Per “la costruzione di un dialogo autentico e ampio, che non si rinchiuda soltanto nell’ambito ufficiale”, ha sottolineato Alessio II, i contatti personali e le iniziative comuni dei rappresentanti delle due Chiese significano molto. Riguardo al dialogo con la Chiesa cattolica Alessio II afferma che “La Chiesa ortodossa russa, alla quale appartiene la stragrande maggioranza della popolazione, è attentissima a rispettare il diritto dei cattolici a una propria vita ecclesiastica in Russia, e per questo tende alla costruzione di relazioni cordiali e di mutuo rispetto con la comunità cattolica russa”. In questo senso, ha osservato il Patriarca, il dialogo “‘dal basso’ è semplicemente insostituibile. E se c’è da entrambe le parti questa volontà, allora un tale dialogo deve aiutare a eliminare nei nostri rapporti le tracce delle passate incomprensioni e a evitarne di nuove”. La comprensione è stata un elemento fondamentale anche per ritrovare l’unità con la Chiesa ortodossa russa all’estero, avvenuta nel maggio scorso con la firma di un documento di riunificazione tra Alessio II e il Metropolita Laurus, leader della Chiesa ortodossa all’estero, con sede a New York. Per Alessio II, si è trattato di “un avvenimento di importanza epocale nella vita della nostra Chiesa e in quella del popolo russo in generale”. (R.P.)







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