Il Patriarca Alessio II alla rivista "30 giorni": la testimonianza del Vangelo, base
dell'unità dei cristiani
"La testimonianza comune dei valori evangelici è una delle basi principali sulle quali
procedere nel cammino verso l'unità dei cristiani". Ad affermarlo è il Patriarca di
Mosca e di tutte le Russie Alessio II in un'intervista che verrà pubblicata sul prossimo
numero del mensile “30Giorni”, in uscita il 16 gennaio, nella quale il Patriarca affronta
il delicato tema dell'unità tra cattolici e ortodossi. Secondo Alessio II, “ogni divisione
nell’ambito ecclesiale è frutto della volontà umana peccatrice, mentre l’unità è dono
dello Spirito Santo”. “Il processo di ricostruzione dell’unità – ha commentato –
richiede tempi lunghi e un impegno serio”. Nell'intervista ripresa dall'Agenzia Zenit,
il Patriarca si è detto “profondamente convinto che la fedeltà all’antica tradizione
apostolica e all’eredità patristica possa diventare il fondamento della collaborazione
tra la Chiesa romano-cattolica e quella ortodossa nella loro testimonianza dei valori
del Vangelo di fronte al mondo contemporaneo”. La necessità di questo “è evidente,
in quanto la cultura del relativismo morale imposta alla società, il consumismo, la
tendenza irrefrenabile al benessere e ai piaceri non sono in grado di accontentare
la sete spirituale che è sempre presente nell’uomo”. Per “la costruzione di un dialogo
autentico e ampio, che non si rinchiuda soltanto nell’ambito ufficiale”, ha sottolineato
Alessio II, i contatti personali e le iniziative comuni dei rappresentanti delle due
Chiese significano molto. Riguardo al dialogo con la Chiesa cattolica Alessio II afferma
che “La Chiesa ortodossa russa, alla quale appartiene la stragrande maggioranza della
popolazione, è attentissima a rispettare il diritto dei cattolici a una propria vita
ecclesiastica in Russia, e per questo tende alla costruzione di relazioni cordiali
e di mutuo rispetto con la comunità cattolica russa”. In questo senso, ha osservato
il Patriarca, il dialogo “‘dal basso’ è semplicemente insostituibile. E se c’è da
entrambe le parti questa volontà, allora un tale dialogo deve aiutare a eliminare
nei nostri rapporti le tracce delle passate incomprensioni e a evitarne di nuove”.
La comprensione è stata un elemento fondamentale anche per ritrovare l’unità con la
Chiesa ortodossa russa all’estero, avvenuta nel maggio scorso con la firma di un documento
di riunificazione tra Alessio II e il Metropolita Laurus, leader della Chiesa ortodossa
all’estero, con sede a New York. Per Alessio II, si è trattato di “un avvenimento
di importanza epocale nella vita della nostra Chiesa e in quella del popolo russo
in generale”. (R.P.)