TURCHIA Lettera dei vescovi per l’apertura dell’Anno Paolino
ISTANBUL, 11 gen 08 - Fervono in Turchia i preparativi per le celebrazioni
dell’Anno Paolino indetto dal Benedetto XVI per il bi-millenario della nascita di
San Paolo. “E’ un evento che interessa tutta la cristianità, ma che è particolarmente
importante per i cristiani in Turchia dato che l’Apostolo delle Genti è figlio di
questa terra e qui ha svolto gran parte della sua predicazione”. È quanto scrivono
i vescovi cattolici del Paese nella lettera pastorale per l’apertura dell’anno bi-millenario,
ricordando che San Paolo è un modello per tutti i cristiani della Turchia moderna,
chiamati a “intensificare il dialogo con il mondo musulmano”, rimanendo fedeli alla
propria identità, come le prime comunità cristiane della diaspora. Nel messaggio,
che sarà letto in tutte le parrocchie turche il 25 gennaio prossimo, anniversario
della conversione di San Paolo, si parla anche delle varie iniziative celebrative
in preparazione. Iniziative che, secondo le indicazioni del Santo Padre, avranno tutte
una forte impronta ecumenica. Le celebrazioni prenderanno ufficialmente il via il
21-22 giugno con una Messa presieduta a Tarso dal cardinale Walter Kasper, Presidente
del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, seguite il 28 e 29 giugno da un
pellegrinaggio a Roma. La Conferenza episcopale ha poi avviato contatti con le altre
Chiese cristiane in Turchia per organizzare altre iniziative. La speranza dei vescovi
è che le autorità turche autorizzino la riapertura al culto dell’antica chiesa di
San Paolo a Tarso oggi adibita a museo. “La celebrazione dell’anno Paolino – ha spiegato
a una conferenza stampa mons. Luigi Padovese, vicario apostolico della Chiesa cattolica
in Anatolia - attirerà sicuramente un gran numero di pellegrini che avranno bisogno
di una chiesa dove potere pregare. Dopotutto non siamo dei missionari, non facciamo
che rispondere ai bisogni dei fedeli”. L’auspicio della comunità cattolica turca –
ha aggiunto il presule italiano - è che l’evento possa anche rilanciare il dialogo
con le autorità turche per migliorare lo status giuridico delle minoranze cristiane
nel Paese. (Cns; Apic – ZENGARINI)