Convegno a Siena sulla Via Francigena, itinerario dello Spirito
Dai Longobardi ai pellegrini del Giubileo. E’ la lunga storia della Via Francigena,
l’antica strada che collegava il Nord Europa con Roma. A questa storia è stato dedicato
ieri il convegno, tenutosi a Siena nella cripta del convento di San Domenico. E’ stata
proposta, in particolare, l’idea di un patto tra Chiese locali, confraternite, associazioni
ed enti ecclesiali per far tornare i pellegrini ad immergersi nei sentieri che hanno
segnato una delle grandi rotte della spiritualità in Europa. La Francigena – ha detto
al quotidiano “Avvenire” il responsabile del servizio nazionale per il progetto culturale
della CEI, Vittorio Sozzi – è “una opportunità per ritrovare i segni della bimillenaria
presenza cristiana nei luoghi che sono toccati dalla via”. “Segni – ha aggiunto –
che parlano anche all’uomo di oggi e vanno gustati in silenzio”. Soltanto in quest’ottica
– ha poi spiegato il vescovo di Fidenza, mons. Carlo Mazza – la strada che porta alle
tombe di Pietro e Paolo potrà avere davvero il volto dell’asse “di riferimento della
cultura cristiana”. L’operazione – si è precisato durante il convegno - dovrà andare
di pari passo con una presenza di strutture ospitali e ben gestite lungo il percorso.
Lo scopo è di fare dei novecento chilometri di strada che collegano le Alpi a Roma
un percorso di fede e storia nel cuore dell’Italia, come lo è quello di Santiago per
la Spagna. (A.L.)