2008-01-09 14:41:44

Il cordoglio dei vescovi del Venezuela per l'uccisione di un sacerdote cattolico a Caracas


In Venezuela, l’arcivescovado di Caracas ha confermato l’assassinio del sacerdote 50.enne Pedro Daniel Orellana Hidalgo. Il suo corpo è stato ritrovato, con evidenti segni di strangolamento, la mattina del 6 gennaio. La notizia dell’omicidio del sacerdote si è diffusa proprio mentre il presidente dell’episcopato, mons. Ubaldo Santana, arcivescovo di Maracaibo, nella sua relazione di apertura dei lavori della 89.ma Plenaria episcopale si era soffermato sull’accresciuta “insicurezza cittadina”. Padre Daniel Orellana, nato a Caracas, aveva svolto per molti anni la sua opera pastorale nell’arcidiocesi di Cumaná e poi, rientrato nella capitale venezuelana, è stato insegnante in diverse strutture formative, tra cui l’Università nazionale sperimentale della Forza Armata (UNEFA). Attualmente, non ricopriva incarichi e celebrava la Messa nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, nel quartiere El Rosal di Caracas. In un comunicato, il cardinale Jorge Urosa Savino, arcivescovo della città, e i vescovi ausiliari della capitale “fanno giungere le proprie condoglianze ai suoi familiari ed elevano preghiere la sua anima”. “Con questa grave perdita si corrobora la necessità di efficaci politiche di sicurezza cittadina per tutti i Venezuelani”, si legge ancora nel comunicato. Intanto, nella residenza del sacerdote, nel quartiere Manzanares di Caracas, la polizia avrebbe constatato il furto di un televisore, di una somma di denaro e di altri oggetti. Per questo motivo, gli inquirenti pensano che la morte del prete possa legata al mondo della criminalità, in aumento nel Paese. Le autorità venezuelane hanno più volte espresso preoccupazione per l’aumento della delinquenza. Nei giorni scorsi anche mons. Ubaldo Santana ha sottolineato come “il persistere dell’insicurezza civile e giuridica rappresenti una violazione dei diritti della persona”. Secondo dati del governo, nel 2007 i sequestri a scopo di estorsione sono aumentati del 48,6%. Secondo l’ONG umanitaria “Provea” nel 2007 si è registrata infine una crescita di oltre il 10 per cento degli omicidi. (A cura di Luis Badilla)







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