2008-01-07 12:20:11

Il cardinale Bagnasco: "La fede ha un ruolo costruttivo nella vita civile"


"A volte si teme che la religione in genere, e la fede cristiana in concreto, non sia compatibile con una democrazia laica, pluralista, tollerante" per cui "si cerca di confinare la dimensione religiosa nel recinto della coscienza individuale e nella semplice libertà di culto, senza riconoscere la valenza pubblica della fede e il diritto delle diverse comunità religiose ad avere un ruolo costruttivo, anche se chiaramente delimitato, negli ambiti della vita civile". Lo ha affermato l'arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Angelo Bagnasco, nell'omelia pronunciata ieri pomeriggio in occasione della Messa dei Popoli celebrata nella Cattedrale di S.Lorenzo e ripresa dall'Agenzia Sir. Questa visione, però, "non tiene conto di due dati fondamentali". Il primo – ha spiegato il porporato - è che "nel Dna del Cristianesimo vi è il principio della differenza nell’unità, cioè il criterio di comprensione e di valorizzazione di ogni differenza; vi è la ricerca perché la differenza non degeneri in fattore di dissoluzione più o meno violenta". Il secondo dato, di carattere storico è "la constatazione che il Cristianesimo si è rivelato come una autentica fucina di vita culturale e sociale". “Il Cristianesimo – ha aggiunto l'arcivescovo di Genova - a volte nonostante ombre e lentezze, storicamente si presenta come potente antidoto contro il pericolo sempre in agguato di una mercificazione dell’uomo". (R.P.)







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