Portare 30 giovani della Papua Nuova Guinea alla GMG di Sydney: è l’impegno preso
da un missionario del PIME che, ai nostri microfoni, racconta l’attesa di questi ragazzi
Per 30 ragazzi della Papua Nuova Guinea l’anno appena iniziato è soprattutto l’anno
della GMG di Sydney. Per la prima volta, la Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà
in un posto non troppo lontano dalla remota isola. Di qui, l’idea di padre Giorgio
Licini, Superiore regione del PIME di promuovere un progetto con lo scopo di aiutare
30 ragazzi cattolici della Papua Nuova Guinea, con scarse possibilità economiche,
a realizzare il grande sogno della partecipazione alla GMG. Alessandro Gisotti
ha raggiunto padre Giorgio a Port Moresby, capitale della Papua Nuova Guinea,
per farsi raccontare i sentimenti con i quali questi giovani vivono l’attesa della
GMG:
(musica)
R.
– Si tenga presente, anzitutto, che la Papua Nuova Guinea è un Paese che vive, praticamente,
nell’isolamento internazionale, nel senso che a parte alcuni passaggi, alcune presenze
di stranieri qui, nella capitale, per il resto i ragazzi non sono esposti alla possibilità
di viaggi, di incontri, eccetera. Andare ad incontrare migliaia di giovani provenienti
da tutte le parti del mondo, sarà certamente un’esperienza unica nella loro vita.
D. – Un’esperienza dalla quale sicuramente potranno
trarre dei frutti, ritornando a Port Moresby, ritornando in Nuova Guinea?
R.
– Certamente! Noi ci stiamo infatti già preparando con loro, spiegando bene il senso
della Giornata mondiale e spiegando anche i frutti di arricchimento umano e di fede
che trarranno dall’incontro con questi altri giovani, dal messaggio che riceveranno
nelle catechesi, dal messaggio che riceveranno naturalmente dal Santo Padre; da questa
grande festa di giovanicui potranno assistere.
D.
– Come si testimonia la speranza evangelica a questi giovani?
R.
– Cos’è la speranza? E’ stare vicino a loro e cercare di dare un po’ di coraggio ad
alcuni, cercare di insegnare la strada del lavoro, la strada della scuola, la strada
della costruzione di una vita, possibilmente di una famiglia, e andando alla Giornata
mondiale della gioventù riceveranno allora un messaggio spirituale ed umano ancora
più intenso che li aiuterà molto.
D. – Quindi, in
un certo senso il 2008 si presenta come l’anno della GMG per questi giovani?
R.
– Esatto! Siamo già in questo clima, di per sé. La Croce del Giubileo, che precede
la Giornata mondiale dei giovani, ogni volta nei diversi continenti, è già passata
da qui in aprile: a Pasqua si è fermata proprio qui, a Port Moresby. Da quella data
e da quella occasione, per noi è iniziata la Giornata mondiale dei giovani. Stiamo
già riflettendo a fondo sul tema del dono dello Spirito Santo che li rende testimoni,
e per renderli testimoni deve anzitutto rinnovarli.
D.
– C’è, se vogliamo, anche un aneddoto, un ricordo particolare legato a questa attesa?
R.
– Mi colpisce soprattutto quando si parla loro di questa adunata oceanica di Sydney.
Lo stupore quando li si guarda negli occhi e si dice loro: ci saranno almeno 500 mila
giovani. 500 mila giovani è più della popolazione della capitale, qui, di Port Moresby!
Ed è un decimo della popolazione di tutta la Papua Nuova Guinea! Qui c’è il senso
un po’ di attesa, di meraviglia, di scoperta per chi si appresta a questo avvenimento
per la prima volta in assoluto!
(musica)
Per
conoscere meglio l’attività di padre Giorgio Licini ed aiutarlo a realizzare il suo
progetto per i giovani della Papua Nuova Guinea alla GMG, si può consultare il sito
Internet www.pimemilano.com.