2008-01-03 14:57:14

“Dialogo interreligioso” e “sforzo per la pace” le intenzioni invocate nella Messa per il nuovo anno a Kirkuk


Si è aperto all’insegna del dialogo interreligioso e di una concreta volontà di riconciliazione il nuovo anno a Kirkuk, la città irachena simbolo della convivenza fra diverse fedi religiose. In questo spirito è stata celebrata la Messa del 1° gennaio con la lettura del Vangelo nelle 4 lingue della città (arabo, caldeo, curdo e turkmeno), segno di una volontà condivisa di pace. L’arcivescovo Louis Sako, che ha pronunciato l’omelia, ha sottolineato che “la pace è un progetto collettivo, ma anche personale e per raggiungerla dobbiamo impegnarci ad accettare e rispettare gli altri. La speranza – ha aggiunto – non esiste senza l’altro”. Lo stesso presule ha raccontato ad AsiaNews che, fra i 1500 presenti alla Messa vi erano anche rappresentanti politici musulmani. Mons. Sako, da sempre impegnato nel dialogo, durante tutto il periodo natalizio ha ricevuto le visite augurali di rappresentanti musulmani. Il 24 dicembre ha accolto nell’episcopato una delegazione sciita, guidata dal rappresentante dell’ayatollah Ali al Sistani, presenti il rappresentante della Lega degli imam sunniti, l’imam dell’Ufficio per il dialogo e una ventina di capi tribù. Da entrambe le parti sono stati scambiati reciproci apprezzamenti per gli sforzi intrapresi verso “un dialogo sincero e coraggioso” ed è stato deciso di formare una Lega dei leader religiosi musulmani e cristiani per promuovere la convivenza. Al termine dell’incontro, come simbolo di pace, il rappresentante di al Sistani ha donato a mons. Sako una copia in oro del Corano. (C.C.)







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