WASHINGTON, 2 gen 08 - Negli Stati Uniti, mentre è ancora aperto il dibattito sulla
riforma dell’immigrazione, i vescovi esortano i fedeli ad un atteggiamento di accoglienza
e interesse verso gli immigrati. L’occasione è la Settimana Nazionale dell’Immigrazione
che si celebra dal 6 al 12 gennaio sul tema “Dai molti un’unica famiglia di Dio”.
Scopo dell’iniziativa, giunta alla sua 27ª edizione, è quello di richiamare l’attenzione
sulle cause del fenomeno migratorio e sulle condizioni di vita degli immigrati, verso
i quali prevalgono spesso atteggiamenti di chiusura. “Invece di accogliere i nuovi
arrivati costretti dalle circostanze a cercare fortuna da noi – rileva nel messaggio
per l’occasione mons. John Wester, presidente della Commissione episcopale per i migranti
- rispondiamo con la paura e coviamo risentimenti e sospetti”. Come nell’episodio
evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mt 14, 13-21), “siamo tentati
di respingere gli immigrati, temendo che la nostra terra dell’abbondanza non abbia
risorse sufficienti per accoglierli. Gesù ci ricorda invece che ogni volta che non
abbiamo fatto queste cose a uno di questi fratelli più piccoli, non l’abbiamo fatto
a Lui(Mt 25,45)”. Tra le iniziative proposte alle diocesi e alle parrocchie dalla
Conferenza episcopale figurano incontri liturgici e di preghiera, iniziative educative
e di solidarietà come l’adozione di famiglie di rifugiati da parte di famiglie americane
e festival di degustazione di piatti etnici. Ulteriori informazioni sulla Settimana
sono disponibili nel sito della USCCB. I vescovi degli Stati Uniti sono intervenuti
a più riprese in questi ultimi anni per una politica migratoria più umana e per sollecitare
una riforma e giusta e organica dell’immigrazione sulla quale non è stato ancora raggiunto
un accordo tra i partiti. Nel loro ultimo messaggio per la Festa nazionale del lavoro,
lo scorso settembre, essi avevano definito “inaccettabile” e “insostenibile” l’attuale
situazione degli immigrati nel Paese. (CNS – ZENGARINI)