KENYA Pronta una lettera dei vescovi sulla grave situazione del Paese
NAIROBI, 2gen08 - I vescovi del Kenya faranno probabilmente oggi appello alla pace
e alla riconciliazione nel Paese, descrivendo una situazione umanitaria sempre più
drammatica, con preoccupazione anche per i cristiani che vivono in alcune zone. Ad
anticipare i contenuti di una dichiarazione della Conferenza episcopale del Kenya
che verrà resa nota oggi è il portavoce don Martin Wanyoike, direttore della radio
cattolica Waumini. “La situazione è bruttissima e rischia di peggiorare, soprattutto
in alcune zone del Paese – racconta don Wanyoike -. Dalle diocesi arrivano notizie
di moltissime persone uccise, anche se i media keniani non danno cifre e stanno coprendo
al minimo la situazione. Al centro di Nairobi la situazione è abbastanza tranquilla
ma negli slums è davvero molto pericoloso, perché le persone dell’etnia kikuyo (i
più a rischio perché della stessa etnia di Kibaki, il presidente contestato dall’opposizione
per aver di nuovo vinto le elezioni, ndr), è la più colpita dagli scontri”. “Tantissima
gente si è rifugiata vicino ai commissariati di polizia e nelle parrocchie – continua
il portavoce dei vescovi keniani - Ho appena ricevuto una telefonata da una parrocchia
che ha dovuto alloggiare migliaia di persone e dar loro da mangiare. Ci dicono che
non c’è cibo, non ci trovano beni di prima necessità nei negozi, né carburante, ci
sono code lunghissime ai distributori, le linee telefoniche non funzionano bene, le
strade sono bloccate. La situazione sta diventando davvero drammatica”. Nella dichiarazione
i vescovi chiederanno di “donare cibo, acqua, medicine per gli sfollati e faranno
appello ai politici, al governo e all’opposizione, per incontrarsi, parlare e riconciliarsi.
Allo stesso tempo chiederanno ai rappresentanti dell’Unione africana di negoziare
per il bene del Paese”. “Non vogliamo ripetere l’esperienza del Rwanda – afferma il
portavoce della Conferenza episcopale del Kenya -. La situazione è diversa, ma sono
accaduti episodi che ci preoccupano, come la vicenda dei cristiani bruciati in una
chiesa. In alcune zone ci sono anche rischi per i cattolici. Nell’area di Kisumu,
da dove proviene uno dei candidati, ci sono state le violenze più gravi. La Chiesa
cattolica in Kenya è molto impaurita e preoccupata e teme la catastrofe umanitaria.
Siamo preoccupati perché non sappiamo dove potrebbe condurre questa violenza. Per
questo i vescovi fanno appello alla riconciliazione tra presidenza e opposizione e
trovare una soluzione”. Anche la comunità internazionale, conclude, “può fare molto
per mediare nella crisi e intervenire nella disastrosa situazione umanitaria, aiutando
a reperire generi alimentari”. Intanto la Conferenza episcopale keniana ha ricevuto
oggi stesso una lettera dei Superiori maggiori del Paese, che sottolineano l’emergenza
del momento attuale. (Sir-MANCINI)