I vescovi della Papua indonesiana contro le violazioni della legge sull’autonomia
speciale delle regioni
I leader di diverse confessioni religiose della Papua indonesiana hanno inviato al
governo una protesta formale per le violazioni commesse contro l’autonomia della loro
provincia, il distretto di Jayapura, in Indonesia orientale. I leader religiosi hanno
scoperto che sono stati più volte violati gli articoli della legge 21 del 2001 sull’autonomia
speciale delle regioni. La legge, ratificata dall’allora presidente Megawati Soekarnoputri,
dispone di 24 capitoli e 79 articoli che salvaguardano e sviluppano i diritti della
popolazione civile, condannando ogni tipo di disuguaglianza e ingiustizia sociale,
politica e culturale. “Principi elevati, ma disattesi dal Governo e dagli interventi
della forza pubblica”, ha dichiarato mons. Leo Laba Ladjar, vescovo cattolico della
diocesi di Jayapura. “C’è stato un arresto dei programmi di sviluppo a causa dei mancati
interventi della forza pubblica e si sono create divisioni tra gruppi etnici emarginando
i lavoratori”, prosegue mons. Ladjar. “La divisione dei distretti in territori ha
comportato la riduzione degli ‘ulayat’, i terreni comunali, scatenando scontri tra
la popolazione locale”. Il presule - riferisce l'Osservatore Romano - ha espresso
queste preoccupazioni durante un incontro di più di 50 leader religiosi tra buddisti,
cattolici, indù, musulmani e protestanti in occasione del seminario ‘Dialoghi di sviluppo
per una Papua pacifica’, tenutosi nei giorni scorsi a Sentani, capitale del distretto
di Jayapura. A conclusione del seminario, i leader religiosi hanno invitato l'esecutivo
centrale e i governi locali ad intervenire per ricomporre quelle fratture legali che
hanno contribuito a creare tensioni nella regione. (C.C.)