Abolita la pena di morte in Uzbekistan, primo Paese dopo la moratoria dell'ONU
Ieri, 1° gennaio 2008, è stata abolita la pena di morte in Uzbekistan, che diventa
così il 134.mo paese abolizionista del mondo e il terzo dopo l’Asia Centrale ex Sovietica,
il Turkmenistan e il Kirghizistan. Significativo in tal senso il fatto che l’Uzbekistan
sia stato il primo Paese ad abolire la pena di morte dopo la moratoria approvata dall’ONU
il 18 dicembre scorso. La decisione, prevista dal decreto presidenziale del 1 agosto
2005, è stata confermata dalla Corte Suprema il 1° gennaio 2008, dopo due anni di
preparativi a cui hanno contribuito assiduamente il ‘Movimento della Madri contro
la Pena di Morte’ e la Comunità di Sant’Egidio. Il ‘Movimento della Madri contro la
Pena di Morte’, fondato da Tamara Chikunova, ha lavorato fin dal 2002 alla sensibilizzazione
dell’opinione pubblica nazionale e internazionale sulla difesa dei condannati a morte
e sulla sospensione delle esecuzioni. Tamara Chikunova, dalla sua tragica esperienza
di madre che ha perso il suo unico figlio condannato a morte e ucciso per mano dello
Stato, ha risvegliato la coscienza del mondo e da allora la Comunità di Sant’Egidio
ha sostenuto la nascita e il lavoro dell’Associazione delle Madri, costituita da parenti
delle persone giustiziate. Fino ad oggi sono stati salvati 21 condannati a morte grazie
al supporto dell’Associazione di Tamara Chikunova, anche se è stata riconosciuta dallo
Stato solo dopo l’intervento delle rappresentanze italiane ed europee a Tashkent.
(C.C.)