2008-01-01 14:30:48

Capodanno nel mondo tra speranze e attese


I primi fuochi d’artificio ieri nel Pacifico, intorno alle 14 ora italiana, lungo il 180.mo meridiano, nelle isole di Tonga, Fiji e Kiribati, nell'isola di Chahtam e in Nuova Zelanda. L'anno nuovo ha fatto poi il giro del mondo con il suo carico di speranze e attese, di rimpianti e nostalgie, di gioie e di dolori. E cosi si è festeggiato in piazza, nei locali pubblici e in famiglia, come sempre per tradizione, ci si è raccolti nei luoghi della fede, e anche molti hanno atteso in solitudine, a volte voluta, sovente subita, quel passaggio alla mezzanotte. Nelle grandi capitali le folle sono scese per le vie: a Parigi in 400 mila sotto la pioggia battente sugli Champs Elysees; a New York, è stata una giovane reduce della guerra in Iraq ad accendere sul palco di Times Square la grande palla di luce, simbolo da 100 anni della notte di San Silvestro; ed anche a Baghdad, ferita da una guerra in corso, migliaia di persone, giovani e famiglie si sono riversate per le strade del centro blindate da misure di sicurezza; più di un milione gli australiani che hanno assistito nella baia di Sidney allo spettacolo pirotecnico; due ore dopo ad Hong Kong s’illuminava il porto Victoria; sotto il freddo e la neve i giapponesi hanno ascoltato i 108 rintocchi di campane nei templi buddisti; a Taiwan l’appuntamento principale è stato sotto il grattacielo Taipei 101; a Mosca riuniti nella piazza Rossa insieme a Nonno Gelo, il nostro Babbo Natale per assistere ai fuochi d’artificio; a Vienna il primo vagito di un neonato in Europa, Brian, 8 secondi dopo l’ultimo rintocco del Duomo di Santo Stefano; a Londra 700 mila i londinesi tra Trafalgar Square e lungo il Tamigi per vedere i fuochi sparati dal London Eye, la grande ruota inaugurata nel 2000, mentre il Big Ben echeggiava i suoi rintocchi; un milione i Berlinesi sotto la Porta di Brandeburgo, incantati da scoppiettanti luci nel cielo. E dopo i festeggiamenti, i brindisi, le urla, e anche i pianti liberatori arriva il conto drammatico degli incidenti che purtroppo non mancano mai nella notte di Capodanno. Tra i bilanci più gravi: in Italia 1 morto nel napoletano e 473 feriti; e ancora nelle Filippine, circa 450 i feriti da pallottole vaganti e botti. E per chiudere un segno di riconciliazione: i leader della comunità musulmana britannica hanno comprato intere pagine sui principali giornali per fare ai cristiani del mondo intero gli auguri di un felice anno nuovo.(A cura di Roberta Gisotti) RealAudioMP3







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