Intervista a mons. Bregantini in occasione della marcia della pace di oggi pomeriggio
nella Locride
Incontrando i giornalisti in occasione della marcia per la pace nella Locride, mons.
Giancarlo Maria Bregantini, a 20 giorni dalla sua nuova sede episcopale, l’Arcidiocesi
di Campobasso, ha riservato riflessioni sui problemi della Locride, sui giovani, la
politica e la Chiesa. Mons. Brigantini ha espresso innanzitutto il suo sentimento
di gratitudine verso il Signore e la preghiera che non si sparga mai più sangue nella
martoriata terra calabra. Ha proseguito con l’augurio che si possano risolvere i problemi
della regione, primo fra tutti il dialogo, la relazione fra le persone. “La Locride
– ha detto all’agenzia AGI – fa grande fatica a fare rete”. E ancora un augurio alla
politica, che sia più rispettosa e più legata alla gente; fra le richieste agli uomini
al potere c’è quella di un cambiamento della legge elettorale e di stare più vicini
ai problemi veri della gente. Nelle riflessioni dell’arcivescovo non manca la Chiesa
a cui augura di essere più unita in Calabria e invita il suo successore a capire la
lunga storia della Locride e ad avere pazienza soprattutto all’inizio per cercare
di continuare a rendere florida quella terra. Da ultimo esprime il suo desiderio per
il 2008, quello di veder realizzati nella Locride i progetti di nuove scuole, ospedali
più funzionanti e sindaci sempre più uniti. (C.C.)