Aumenta il bilancio delle vittime in Orissa, nell’India orientale. Secondo l’agenzia
Ucanews, solo giovedì scorso sono stati uccisi 7 cristiani nell’assalto ad alcune
istituzioni cristiane, tra cui anche un seminario dei frati cappuccini nel villaggio
di Barakhama, situato nel distretto di Kandhamal. Da quando sono iniziati gli attacchi
il 24 dicembre, sono arrivate a 9 le vittime cristiane uccise dagli integralisti indù
per una disputa su alcuni luoghi che i cristiani avevano utilizzato per le celebrazioni
natalizie. Accresce anche l’agitazione fra le sedi dei vescovi in Orissa: alcuni sacerdoti
non rispondono più al telefono per paura di essere intercettati; preti e suore assieme
a laici, soprattutto donne e bambini, hanno abbandonato i loro villaggi per rifugiarsi
nelle foreste. In tal senso la denuncia dell’arcivescovo di New Delhi, monsignor Vincent
Concessao, contro l’inerzia delle forze dell’ordine nei confronti dell’ondata di violenze
in atto. “I cristiani – ha affermato il presule in un sit-in pacifico di fronte alla
sede dello stato dell’Orissa – sono sempre attaccati e presi di mira”. (C.C.)