Pakistan nel caos dopo la morte di Benazir Bhutto uccisa in un attentato
“L’uccisione di Benazir Bhutto rappresenta un durissimo colpo al processo democratico
del Pàkistan”. Questo, in sintesi, il giudizio unanime della comunità internazionale
sull’attentato suicida di ieri a Rawalpindi, in cui hanno perso la vita l’ex premier,
leader dell’opposizione, ed almeno altre 30 persone. L’azione terroristica, rivendicata
da Al Qaeda, interrompe di fatto il dibattito politico in vista delle elezioni legislative
che dovrebbero tenersi l’8 gennaio prossimo. Il servizio di Barbara Schiavulli:
E mentre migliaia
di persone si stanno radunando nella città natale della Bhutto, Larkana, nella parte
sud orientale del Pàkistan, a rivendicare l’assassinio dell’ex premier è stata dunque
Al Qaeda. Ma - come abbiamo sentito - dai sostenitori della leader dell’opposizione
pakistana piovono accuse su diversi possibili mandanti. Ce ne parla Francesca Marino,
direttrice del portale d’informazione Stringer Asia, intervistata da Francesca Sabatinelli:
”Una notizia
tragica, terribile. Partecipiamo al dolore della popolazione pakistana”. Con queste
parole padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha commentato
l’uccisione di Benazir Bhutto. “L’attentato – ha aggiunto padre Lombardi – mostra
quanto sia estremamente difficile pacificare una Nazione tanto travagliata dalla violenza.
In questo modo si allontana la pace”.