Il 2007 di Benedetto XVI: il Papa indica all'umanità la speranza certa in Cristo che
vince il male della storia
Un anno scandito e guidato dalla Speranza evangelica: si può sintetizzare, così, il
2007 di Benedetto XVI, che in questi ultimi 12 mesi ha offerto ai fedeli la sua seconda
Enciclica e il libro su “Gesù di Nazaret”. E’ stato l’anno dei viaggi apostolici in
Brasile e in Austria, della Lettera ai cattolici cinesi, dell’Esortazione Sacramentum
Caritatis e di un rinnovato dialogo ecumenico e con il mondo musulmano. Ripercorriamo
alcuni momenti forti del 2007 di Benedetto XVI, il Papa della Speranza, nel servizio
di Alessandro Gisotti:
(Musica)
“Spe
salvi”, “Nella Speranza siamo stati salvati”. L’Enciclica sulla Speranza viene pubblicata
alla fine del 2007, ma tutto l’anno che sta per terminare è consacrato da Benedetto
XVI alla Speranza evangelica. Ogni gesto del suo Magistero è un invito a sperare nel
Signore, nel suo Amore. L’8 gennaio incontra il Corpo diplomatico per i tradizionali
auguri d’inizio anno. Il Papa chiede innanzitutto di non dimenticare l’Africa. Sottolinea
le difficoltà a volte drammatiche con cui si confronta l’umanità, dai conflitti alla
fame:
“Il s’agit d’un défi qui consiste à promouvoir
et à consolider …” Il Papa esorta la comunità internazionale
a “promuovere e consolidare tutto ciò che c’è di positivo nel mondo e a superare,
con buona volontà, saggezza e tenacia, tutto ciò che ferisce, degrada e uccide l’uomo”.
Benedetto XVI testimonia la speranza di Cristo agli ultimi. Toccante la visita nell’istituto
romano di pena per minori “Casal del Marmo”, il 18 marzo. In quello stesso giorno,
all’Angelus, si sofferma sull’Esortazione postsinodale Sacramentum Caritatis, pubblicata
il 22 febbraio, e spiega il legame tra l’Eucaristia e l’Amore cristiano, tema della
sua prima Enciclica:
"Ecco perché ho scelto come
titolo Sacramentum caritatis, riprendendo una bella definizione dell’Eucaristia di
San Tommaso d’Aquino ‘Sacramento della carità’. Sì, nell’Eucaristia Cristo ha voluto
donarci il suo amore, che lo ha spinto ad offrire sulla croce la vita per noi”. Il
13 aprile, viene presentato il libro del Papa “Gesù di Nazaret”. Si tratta, come sottolinea
Joseph Ratzinger nell’introduzione, del frutto di “un lungo cammino interiore”. Il
volume diventa in pochi giorni un best seller in tutto il mondo. Il Papa compie gli
anni, ma il regalo lo fa lui a noi. Il 16 aprile, infatti, Benedetto XVI festeggia
il suo 80.mo compleanno. Il giorno prima, nella Messa per il suo genetliaco in Piazza
San Pietro, ringrazia i fedeli che con amore filiale lo accompagnano nel suo ministero:
“Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto
è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la
loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti
con la mia debolezza, riconoscendo anche nell’ombra di Pietro la luce benefica di
Gesù Cristo”. La settimana successiva, il 21 e 22 aprile,
è a Vigevano e Pavia, una visita pastorale nel segno dell’amato Agostino, un modello
sempre attuale per il popolo di Dio. Un Santo che ci esorta a sperare nell’amore di
Gesù:
“Alla scuola di Sant'Agostino ripeto questa
verità per voi come Vescovo di Roma, mentre, con gioia sempre nuova, la accolgo con
voi come cristiano. Servire Cristo è anzitutto questione d'amore”. Il
mese di maggio è caratterizzato dal VI viaggio apostolico internazionale di Benedetto
XVI, che per la prima volta si reca in America Latina. Il Papa è in Brasile dal 9
al 14 maggio del 2007 per la V Conferenza generale dell’Episcopato Latinoamericano
e dei Caraibi, convocata nella città mariana di Aparecida. La visita del Papa dà un
rinnovato slancio missionario alla Chiesa del continente. Uno dei momenti più intensi
in terra brasiliana, Papa Benedetto lo vive alla Fazenda da Esperança, una comunità
dove ragazzi tossicodipendenti rinascono grazie alla forza della speranza evangelica:
“Lì, nella Fazenda da Esperança, i confini del
mondo vengono veramente superati, si apre lo sguardo verso Dio, verso l’ampiezza della
nostra vita, e così avviene un risanamento”.
Il
17 giugno è ad Assisi in occasione dell’ottavo centenario della conversione di San
Francesco. L’estate del 2007 si contraddistingue per la pubblicazione di documenti
pontifici di grande rilevanza: il 22 giugno il Motu Proprio con il quale viene stabilito
che sarà sempre necessaria una maggioranza di due terzi per eleggere il Successore
di Pietro. Il 30 dello stesso mese, un evento di portata storica: la pubblicazione
della Lettera del Papa ai cattolici cinesi. Così, parlando alla Curia Romana, il 21
dicembre, Benedetto XVI esprime la speranza che questa Lettera apra una nuova stagione
nelle relazioni tra Roma e Pechino:
“La Lettera
è stata accolta con gioia e con gratitudine dai cattolici in Cina. Formulo l'auspicio
che, con l'aiuto di Dio, essa possa produrre i frutti sperati”. Il
mese di luglio si apre con la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum sull’uso
della “Liturgia romana anteriore alla riforma del 1970”. Nella lettera inviata a
tutti i vescovi del mondo, il Papa sottolinea che la ragione positiva del documento
è la “riconciliazione” rispetto alle divisioni che in passato “hanno lacerato il Corpo
di Cristo”. Il 20 luglio viene pubblicato il Messaggio per la GMG di Sydney sul tema
“Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni”. E
alla gioventù, Benedetto XVI lancia un messaggio dirompente a Loreto, il 2 settembre,
in occasione dell’Agorà dei giovani italiani:
“Andate
controcorrente: non ascoltate le voci interessate e suadenti che oggi da molte parti
propagandano modelli di vita improntati all’arroganza e alla violenza, alla prepotenza
e al successo ad ogni costo, all’apparire e all’avere, a scapito dell’essere”. Dal
7 al 9 settembre, Benedetto XVI è in Austria per il suo VII viaggio apostolico internazionale.
Una visita culminata nel pellegrinaggio al Santuario mariano di Mariazell. “Guidati
ed incoraggiati da Maria - è l’esortazione del Papa - vogliamo aguzzare il nostro
sguardo cristiano”. Nel segno della speranza, pur non disconoscendo le difficoltà,
sono i pronunciamenti del Papa sui temi chiave dell’ecumenismo e dei rapporti con
il mondo musulmano. La lettera all’Assemblea ecumenica di Sibiu, la risposta ai 138
dotti musulmani ribadiscono la cura del Papa a promuovere un dialogo fondato sulla
Verità e la Carità. Il 21 ottobre, a Napoli, all’incontro interreligioso promosso
dalla Comunità di Sant’Egidio, ribadisce che le religioni “devono offrire preziose
risorse per costruire un’umanità pacifica”:
“Di
fronte a un mondo lacerato da conflitti, dove talora si giustifica la violenza in
nome di Dio, è importante ribadire che mai le religioni possono diventare veicoli
di odio; mai, invocando il nome di Dio, si può arrivare a giustificare il male e la
violenza”. Il 24 novembre, si tiene il secondo Concistoro
di Benedetto XVI per la creazione di 23 nuovi cardinali, di cui 18 elettori. La provenienza
geografica dei porporati, sottolinea il Papa, è espressione dell’universalità della
Chiesa. Nel 2007, oltre alla creazione dei nuovi cardinali, sono molte le nomine significative
in Vaticano e nelle diocesi. Tra queste, ricordiamo quella del prof. Giovanni Maria
Vian alla direzione dell’Osservatore Romano e del biblista Gianfranco Ravasi a capo
del dicastero per la cultura. Le ultime settimane dell’anno sono illuminate dalla
“Spe salvi”, quasi un dono che il Papa offre per Natale ai cristiani, ma invero a
tutti gli uomini di buona volontà. La seconda Enciclica del Papa, pubblicata il 30
novembre, è anch’essa un successo editoriale come la Deus caritas est. Ecco, come
all’Angelus del 2 dicembre, prima domenica d’Avvento, Benedetto XVI spiega l’unicità
della speranza cristiana:
“L’uomo viene redento
dall’amore, che rende buona e bella la vita personale e sociale. Per questo la grande
speranza, quella piena e definitiva, è garantita da Dio, che in Gesù ci ha visitati
e ci ha donato la vita, e in Lui tornerà alla fine dei tempi. E’ in Cristo che speriamo,
è Lui che attendiamo!” Una Speranza salvifica che tutti
hanno il diritto di conoscere. Questo il significato profondo della Nota dottrinale
su alcuni aspetti dell’evangelizzazione, pubblicata il 14 dicembre dalla Congregazione
per la Dottrina della Fede. Il documento, avverte il Papa, ricorda ad ogni fedele
che nulla ci può esimere dall’affascinante impegno di annunciare la Buona Novella.
Al cuore dell’uomo che spera la pace, il Papa si rivolge nel Messaggio per la 41.ma
Giornata Mondiale della Pace, pubblicato l’11 dicembre. Benedetto XVI richiama la
centralità della famiglia, vera “agenzia di pace”. Ogni uomo e ogni donna, è l’invito
del Santo Padre, prenda consapevolezza della “comune appartenenza all'unica famiglia
umana” e si impegni per “l'instaurazione di una pace vera e duratura”.