2007-12-27 15:43:11

In Palestina la testimonianza di padre Musallam: un Natale sotto assedio


Padre Manuel Musallam, parroco della chiesa della Santa Famiglia, unico sacerdote cristiano di rito latino nella Striscia di Gaza e responsabile di una scuola che raccoglie oltre 1200 studenti di ogni estrazione e credo religioso tra Bir Zeit e Gaza, racconta al telefono con la MISNA la sua amarezza per l’attuale situazione e le sue ripercussioni soprattutto sui bambini che attendono tutto l’anno l’arrivo del Natale: “Abbiamo dovuto inventarci l’impossibile per addobbare la scuola nel tentativo di rendere meno triste questo periodo dell’anno, in genere il più atteso dai bambini di tutto il mondo; ma non si trovano neanche le decorazioni, e quelle degli anni scorsi sono andate perdute o sono diventate vecchie. Né ci saranno dolci, per i bambini di Gaza; soltanto fragole, quelle che i coltivatori della Striscia non possono più esportare a causa del blocco imposto da Israele sul commercio palestinese”. Il sacerdote ricorda inoltre che nel periodo natalizio vengono organizzate una serie di attività che coinvolgono anche la comunità musulmana, per favorire l’integrazione e il dialogo pacifico, anche se la popolazione palestinese della Striscia, costretta a subire le dure limitazioni imposte dal governo israeliano è ormai allo stremo dopo circa sei mesi di embargo e i bambini sono i più traumatizzati dalle violenze. (C.C.)







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