Costa d'Avorio: dopo cinque anni un Natale di pace e di speranza. La testimonianza
di un sacerdote
“Questo è un vero Natale di pace”: Padre François Komenan descrive così all’agenzia
MISNA lo spirito di grande speranza che circonda le festività natalizie nella zona
di Bouake, nel centro della Costa d’Avorio. Dopo cinque anni bui di crisi politico-militare
e di divisione, grandi passi avanti sono stati compiuti negli ultimi mesi nel Paese.
“Dopo un lungo processo di riconciliazione – ha spiegato il sacerdote, parroco a Mbahiakro,
vicinissimo a Bouake, bastione dell’ex ribellione – ora è il momento della visita
di Gesù, che viene per tutti noi”. “Gli anni di crisi – ha poi ricordato – hanno impoverito
la popolazione, ma in parallelo è aumentato lo spirito di solidarietà”. Negli ultimi
cinque anni - dal tentato golpe contro il presidente Laurent Gbagbo del 19 settembre
2002 - la Costa d’Avorio è stata, infatti, tagliata in due, con la metà nord sotto
controllo della ribellione delle Forze nuove. Prima della crisi, l’economia del Paese
era una delle più prospere dell’Africa, basata su un’agricoltura sviluppata e diversificata
– cacao, caffè, zucchero, banane, olio di palma e cotone – e risorse di petrolio e
gas. Dopo diversi e infruttuosi tentativi, gli accordi di Ouagadougou, firmati dai
protagonisti della crisi, hanno finora portato risultati concreti. (S.G.)