Capodanno: padre Rungi invita i sacerdoti a dissuadere i fedeli dall'uso dei botti
“Con i botti, solo mutilazioni e morte”. È il richiamo di padre Antonio Rungi, passionista
e già direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Sessa Aurunca
(Caserta), “alla realtà di ogni fine anno che porta sofferenza e morte in tante famiglie
degli italiani”. “Ricordare gli effetti devastanti sulla vita delle persone causati
dai botti di Capodanno – ha detto il prelato all’agenzia Adn Kronos – è un dovere
di tutti e soprattutto di noi sacerdoti che possiamo e dobbiamo fare opera di informazione,
di educazione specialmente dall'altare e negli incontri con i fedeli in questi ultimi
giorni dell'anno”. Da qui l’appello ai parroci perché domenica prossima invitino i
fedeli al buon senso sull’uso dei fuochi. “Non vogliamo che a causa dei botti di Capodanno
– conclude padre Rungi – si aggiungano altre sofferenze alle famiglie campane, meridionali
e italiane già toccate da tanti motivi di dolore e malattia”. (S.G.)