2007-12-24 15:27:35

La famiglia, prima educatrice alla pace: commento del Forum delle associazioni familiari al Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace


In una sana vita familiare è possibile fare esperienza di giustizia, amore tra fratelli e sorelle, servizio ai più piccoli, malati o anziani, per questo la famiglia è la prima e insostituibile educatrice alla pace: è quanto si legge nel Messaggio di Benedetto XVI per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2008. Ma in che modo la famiglia può essere prima educatrice alla pace? Tiziana Campisi lo ha chiesto a Paola Soave, vicepresidente del Forum delle associazioni familiari:RealAudioMP3


R. – Prima di tutto, attraverso l’impegno matrimoniale, che è un impegno di reciproco dono per costruire. Quindi, rendersi conto che il matrimonio e la famiglia nascono per un progetto comune, per compiere un’opera a cui sono chiamati che è quella, appunto, di mettere al mondo ed educare le nuove generazioni e quindi, attraverso l’esperienza e le relazioni che le nuove generazioni fanno in famiglia, nascono quelli che saranno i futuri cittadini e quindi il tipo di cittadini e quindi il tipo di relazioni che governerà, poi, tutta la società. Se in famiglia si impara – perché si vive – il dono della gratuità, della responsabilità, della reciprocità, si impara a vivere una relazione umana, un rapportarsi con l’altro che poi sarà trasmesso per osmosi, proprio, all’intera società.

 
D. – Ma oggi, la famiglia è un luogo dove poter fare esperienze di pace?

 
R. – La famiglia deve essere luogo dove poter fare esperienze di pace. Oggi è fortemente messa in crisi, questa sua vocazione fondamentale, da una serie di condizionamenti, soprattutto esterni, da una mentalità e da una cultura che non vedono nella famiglia questa soggettività sociale importante. Oggi non è individuato come valore il fare ed essere famiglia; oggi è individuato come valore la realizzazione e la soddisfazione di sé, quasi come assenza di legami, cioè la libertà vera è l’assenza di legami. Invece, la cosa fondamentale da comprendere è che la libertà vera è scegliere un legame che è quello che compie te come persona e ti permette di svolgere poi un compito grande nel mondo.

 
D. – Come Forum delle associazioni familiari, in che modo intendete impegnarvi tenendo conto del Messaggio del Papa?

 
R. – Guardi, il nostro impegno vuole essere prima di tutto un impegno di condivisione, attraverso le nostre associazioni, con i bisogni ed i problemi delle famiglie, e momenti di formazione, di educazione delle famiglie stesse ad essere consapevoli della grandezza del loro compito, con l’aiuto – appunto – ad esempio, degli strumenti educativi di cui la Chiesa da tempo si dota. E poi, sostanzialmente, l’altro modo in cui il Forum vuole aiutare la famiglia, è impedire che si snaturi questo soggetto, impedire che venga assimilato a soggetti che non sono famiglia per restituirle tutta la dignità e l’insostituibilità di una funzione di bene comune.







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