La famiglia, prima educatrice alla pace: commento del Forum delle associazioni familiari
al Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace
In una sana vita familiare è possibile fare esperienza di giustizia, amore tra fratelli
e sorelle, servizio ai più piccoli, malati o anziani, per questo la famiglia è la
prima e insostituibile educatrice alla pace: è quanto si legge nel Messaggio di Benedetto
XVI per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2008. Ma
in che modo la famiglia può essere prima educatrice alla pace? Tiziana Campisi
lo ha chiesto a Paola Soave, vicepresidente del Forum delle associazioni familiari:
R. –
Prima di tutto, attraverso l’impegno matrimoniale, che è un impegno di reciproco dono
per costruire. Quindi, rendersi conto che il matrimonio e la famiglia nascono per
un progetto comune, per compiere un’opera a cui sono chiamati che è quella, appunto,
di mettere al mondo ed educare le nuove generazioni e quindi, attraverso l’esperienza
e le relazioni che le nuove generazioni fanno in famiglia, nascono quelli che saranno
i futuri cittadini e quindi il tipo di cittadini e quindi il tipo di relazioni che
governerà, poi, tutta la società. Se in famiglia si impara – perché si vive – il dono
della gratuità, della responsabilità, della reciprocità, si impara a vivere una relazione
umana, un rapportarsi con l’altro che poi sarà trasmesso per osmosi, proprio, all’intera
società.
D. – Ma oggi, la famiglia è un luogo dove
poter fare esperienze di pace?
R. – La famiglia deve
essere luogo dove poter fare esperienze di pace. Oggi è fortemente messa in crisi,
questa sua vocazione fondamentale, da una serie di condizionamenti, soprattutto esterni,
da una mentalità e da una cultura che non vedono nella famiglia questa soggettività
sociale importante. Oggi non è individuato come valore il fare ed essere famiglia;
oggi è individuato come valore la realizzazione e la soddisfazione di sé, quasi come
assenza di legami, cioè la libertà vera è l’assenza di legami. Invece, la cosa fondamentale
da comprendere è che la libertà vera è scegliere un legame che è quello che compie
te come persona e ti permette di svolgere poi un compito grande nel mondo.
D.
– Come Forum delle associazioni familiari, in che modo intendete impegnarvi tenendo
conto del Messaggio del Papa?
R. – Guardi, il nostro
impegno vuole essere prima di tutto un impegno di condivisione, attraverso le nostre
associazioni, con i bisogni ed i problemi delle famiglie, e momenti di formazione,
di educazione delle famiglie stesse ad essere consapevoli della grandezza del loro
compito, con l’aiuto – appunto – ad esempio, degli strumenti educativi di cui la Chiesa
da tempo si dota. E poi, sostanzialmente, l’altro modo in cui il Forum vuole aiutare
la famiglia, è impedire che si snaturi questo soggetto, impedire che venga assimilato
a soggetti che non sono famiglia per restituirle tutta la dignità e l’insostituibilità
di una funzione di bene comune.