Appello dei vescovi del Congo ex-Zaire a fermare i combattimenti nell'est del Paese
“Il nostro popolo non ha sofferto abbastanza?”: si apre così il messaggio dei vescovi
congolesi, intitolato “Fermate questa guerra”, diffuso sabato da Kinshasa a firma
di mons. Laurent Monsengwo, presidente della Conferenza episcopale (Cenco), arcivescovo
della capitale e amministratore diocesano di Kisangani. “Se oggi interveniamo – prosegue
il documento diffuso dall'agenzia Misna – da una parte è per denunciare con forza
tutti i crimini innominabili commessi su cittadini pacifici e dall’altra per richiamare
a una rilettura della situazione con lo sguardo al dramma che vivono le popolazioni.
È peraltro urgente identificare i veri protagonisti e le cause reali di questo ciclo
di violenza nell'est del Paese. Infine occorre che siano interpellati i dirigenti
politici, la comunità internazionale e le multinazionali in vista di una risposta
adeguata e capace di riportare una pace duratura”. In questo senso la Cenco esprime
apprezzamento per la convocazione della conferenza sulla pace e la sicurezza nel Kivu
pur sapendo che non ne uscirà nulla se le questioni di fondo non verranno affrontate
in tutte le loro dimensioni: “umanitarie, innate, storiche, economiche, politiche,
etiche, giuridiche”. Insistendo sul concetto che “un problema politico si risolve
col dialogo sincero e rispettosi del diritto nazionale e internazionale”, la Cenco
“coglie l’occasione per ricordare che il principio dell’integrità territoriale e dell’intangibilità
delle frontiere deve essere rispettato”. (S.G.)