"Anche nella sofferenza impariamo a guardarci con l'amore di Dio": il Natale dei missionari
di Madre Teresa al fianco dei malati di Aids
“A Shanti Bavan, nonostante la morte e la sofferenza, abitano la speranza e la vita.
I malati forse credono, come Madre Teresa, che se tu muori con un sorriso le porte
del paradiso ti saranno spalancate.” Shanti Bhavan è la “Casa di pace” a Kolkata,
in India, dove vivono trenta persone malate da Aids. Ad assisterle cinque Missionari
della carità, i “fratelli” di Madre Teresa. Uno di loro, Yesudas, ha raccontato ad
Asianews in che spirito trascorreranno il Natale, che anche tra loro porta una speranza
nuova e inattesa: “Qui il Natale è un volto: il volto del figlio di Dio fatto uomo.
Lui ci guarda e pone una mano sulla spalla quando ci sentiamo soli o disperati. Siamo
come una famiglia, persone diverse eppure unite, in comunione in mezzo alla sofferenza.
Come ha pregato Gesù: ‘Possano essere una cosa sola come noi lo siamo’. Anche nella
sofferenza, impariamo a guardarci con l’amore di Dio”. Molte le storie di speranza
di cui Yesudas è stato testimone ogni giorno, grande la sua voglia di condividerle.
“Qualche mese fa – continua – qui si è ricoverato il signor Khokan Sarkar, all’ultimo
stato dell’Hiv. Anche la moglie e la figlia sono malate. Ma il loro volto era sereno.
Prima di andare via, la moglie ha detto a Khokan: ‘Tu non morirai’. Questo loro modo
di guardarsi e la certezza che l’altro non sta andando verso la morte, rivelano una
presenza. Anche questo è Natale”. Nel 2008 Shanti Bhavan, nata per assistere i malati
di tubercolosi, compirà dieci anni di vita. (S.G.)