UNICEF: nonostante qualche miglioramento, restano drammatiche le condizioni dell'infanzia
in Iraq
Migliorano lievemente le condizioni di vita dei bambini iracheni, ma il problema delle
violenze sull’infanzia resta drammatico. A rilevarlo l’ultimo rapporto dell’UNICEF,
secondo il quale due milioni di bimbi in Iraq sono ancora sottoposti ad una serie
di gravi minacce, tra cui violenza, malnutrizione, mancanza di cure mediche, mancanza
di accesso all'insegnamento. Circa 25 mila piccoli e le loro famiglie, inoltre, sono
finora stati costretti ogni mese ad abbandonare le proprie case alla ricerca di un
rifugio sicuro in altre zone del Paese o all'estero. Non mancano, tuttavia, “positivi
progressi, nonotante tutto” riporta l’organismo ONU per l’infanzia. Grazie ad investimenti
di oltre 40 milioni di dollari, oltre quattro milioni di bambini sono stati vaccinati
contro la polio e tre milioni contro il morbillo, mentre la diminuzione della violenza
- che secondo il comandante delle forze USA generale David Petraeus ha raggiunto i
livelli minimi da due anni e mezzo – “ha creato l'opportunità di distribuire più aiuti
e avere una visione migliore”. Perché le drammatiche condizioni di vita dei bambini
possano migliorare, ha sottolineato Roger Wright, rappresentante speciale dell'UNICEF
per l'Iraq, occorre anche incrementare gli investimenti internazionali, tenendo conto
che le nuove generazioni rappresentano “le fondamenta della rinascita dell'Iraq”.
(S.G.)