"Qualcosa di nuovo": le speranze umane di questo Natale. La riflessione del nostro
direttore, padre Federico Lombardi
"Nel tempo di Natale tutti desideriamo e speriamo che possano avvenire delle novità
positive. La nascita di Cristo è la grande novità, una novità definitiva, ma non elimina
l’importanza delle altre novità che avvengono in questo mondo, anzi aiuta a leggerne
più profondamente il significato e a renderlo meno passeggero. In questo spirito,
vogliamo ricordare con fiducia due novità degli ultimi giorni, novità del mondo, non
della vita della Chiesa in senso stretto, ma a cui la Chiesa partecipa intensamente.
La prima è l’approvazione all’Assemblea delle Nazioni Unite della mozione sulla moratoria
della pena di morte. Un risultato che non significa che la pena di morte scompaia
dal mondo né che il consenso sia universale, ma che è un passo importante verso la
crescita di una coscienza comune di rispetto della vita, di giusta consapevolezza
dei limiti della giustizia umana e di una visione riabilitativa più che vendicativa
della pena. La Chiesa cattolica, che si batte con coraggio contro l’aborto e l’eutanasia,
s’impegna anche con costanza per fare arretrare la pena di morte nel mondo. La seconda
è la chiarezza con cui il Presidente francese Sarkozy ha riconosciuto l’importanza
delle radici cristiane del suo Paese e propugnato una nuova e positiva visione della
laicità dello Stato, in cui il contributo dei credenti e della Chiesa è desiderato
e cercato come essenziale per la costruzione comune, anche e soprattutto per alimentare
quella speranza senza cui il mondo diventa deserto. Speranze umane, che – come ci
insegna Papa Benedetto nell’ultima enciclica – il credente vede e vive nella luce
della Grande Speranza. Per tutto il mondo, per tutti".