La Chiesa indiana diffonde un messaggio di pace per il Natale
“Per tutti gli uomini di buona volontà il Natale offre l’opportunità di dare pace
e gioia agli altri uomini”. Queste le parole del neo cardinale Oswald Gracias, arcivescovo
di Bombay, con cui la Chiesa cattolica indiana ha lanciato a tutto il Paese un messaggio
di pace, speranza e perdono in occasione del Natale 2007. Come ricorda l’agenzia Fides,
anche il cardinale Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, ha sottolineato che per
l’India il Natale deve rappresentare un momento di unità fra fedeli cristiani, indù,
musulmani, ebrei, jainisti e di altre confessioni. Un momento per riconciliarsi e
guardare al futuro con occhi nuovi, di pace e speranza. “Dio ha mantenuto la sua promessa
di inviare il Messia”, ha detto il cardinale Toppo che ha aggiunto: “il Natale mostra
la fedeltà di Dio. Così anche tutti coloro che hanno promesso di servire il Paese
e le loro comunità devono onorare la parola data. A Natale il Signore ci dice di non
avere paura. Confidando nella Provvidenza divina, occorre che tutti i leader religiosi
agiscano con trasparenza, in accordo con la loro coscienza”. Nonostante gli appelli
alla pace, la comunità indiana è scossa per un episodio avvenuto il 19 dicembre in
Gujarat, dove due sacerdoti salesiani, una suora e un gruppo di studenti cattolici
sono stati aggrediti e malmenati da un gruppo di integralisti indù, come ha comunicato
la Conferenza episcopale indiana. Di recente, un altro episodio di violenza aveva
turbato la comunità cattolica: il 5 dicembre circa 150 estremisti hanno distrutto
il sito dove era in costruzione la chiesa della Divina Misericordia, nell’arcidiocesi
di Delhi. Secondo un recente rapporto presentato alle autorità indiane, negli ultimi
20 mesi i cristiani in tutta l’India hanno subito, nel complesso, 464 casi di violenza,
a causa della crescita dell’estremismo religioso. (E. B.)