Filippine: la Chiesa appoggia le rivendicazioni dei contadini
L’arvivescovo di Manila, il cardinal Gaudencio Rosales, ha rivolto un pressante invito
alla San Miguel Corporation, ditta leader nel settore delle bevande analcoliche, perché
restituisca 144 ettari di terra ai contadini di Sumilao. Nei giorni scorsi a Manila
si è svolta una marcia degli agricoltori, decisi a non andare via finché non avranno
ricevuto la terra, mentre, dal canto suo, il presidente Gloria Magapagal Arroyo ha
ordinato la restituzione dei terreni, attraverso il programma della completa riforma
agraria. Iniziativa ben accolta dalla Chiesa cattolica, che sostiene e dà voce alle
richieste degli agricoltori. Come ricorda l’agenzia AsiaNews, Sumilao (Bukidnon) si
trova a circa 830 chilometri a sudovest di Manila. Decine di contadini, tra cui 55
indigeni Higaonon, hanno compiuto in due mesi una marcia da casa loro al palazzo del
presidente Arroyo a Manila. Partiti il 9 ottobre, sono arrivati all’inizio di dicembre
e si sono poi accampati davanti all’ufficio per la Riforma agraria a Quezon City.
Durante il cammino hanno ricevuto il sostegno di molte diocesi, che hanno dato loro
cibo e riparo. La delegazione dei contadini è accompagnata da mons. Dinualdo Gutierrez
vescovo di Marbel e presidente della Commissione per l’azione sociale della Conferenza
episcopale filippina, da suor Rosanne Mallillin segretaria esecutiva della Commissione
e da mons. Broderick Pabillo vescovo ausiliario di Manila. Hanno incontrato la Arroyo
rivendicando la loro “terra ancestrale”, ora occupata dalla San Miguel Corporation.
Come risultato, il 18 dicembre la Arroyo ha ordinato che il terreno sia restituito
ai contadini locali. La ditta San Miguel aveva stipulato con il precedente governo
una convenzione per realizzare varie opere, come l’Accademia per lo sviluppo di Mindanao
su 24 ettari, un parco agroindustriale di 66 ettari, un’area riservata a foresta di
33 ettari e varie strutture e servizi sugli altri 20 ettari. (E. B.)