2007-12-22 15:42:03

Concordate le condizioni di risarcimento per gli espropri fatti alla Chiesa ceca da parte del governo comunista


Stilata la bozza di accordo fra la Chiesa della Repubblica Ceca e lo Stato circa l’Atto di compensazione alle Chiese e alle società religiose da parte della Repubblica Ceca. Sono anche state stabilite le condizioni di risarcimento per tutti i beni espropriati alla Chiesa dal governo comunista a partire dal febbraio 1948. Ne da notizia l’agenzia Sir. I beni in questione, come edifici e terreni, non potranno essere restituiti poiché oggi destinati ad altri usi, ma le due commissioni di Chiesa e Stato, congiuntamente, hanno stimato il valore del risarcimento per una somma di 3 miliardi di euro, pagabile a rate in 60-70 anni, nonché il ritorno agli enti religiosi delle loro proprietà. Al tavolo delle trattative hanno preso parte, oltre alle due commissioni di Chiesa e Stato, anche altri 16 gruppi religiosi presenti nel Paese. La soluzione, fra l’altro, era stata già prospettata lo scorso 24 ottobre nel corso di un incontro fra mons. Jan Graubner, presidente della Conferenza episcopale ceca, Pavel Cerny, presidente del Consiglio ecumenico delle Chiese e Vaclav Jehlicka, ministro della Cultura. Nell’occasione il viceministro Jaromir Talir Jehlicka aveva consegnato a mons. Graubner una proposta di legge sulle modalità dell’accordo di risarcimento e anche la Commissione ecclesiastica ne aveva presentata una. (C.C.)







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