Terminato in Brasile il digiuno di dom Cappio in difesa del fiume Sao Francisco
“Chiudo il mio digiuno ma non la mia battaglia”. Queste le parole di dom Luiz Flavio
Cappio lette ieri notte a Sobradinho (Bahia), nella cappella di Sấo Francisco, lungo
le rive del fiume in difesa del quale il vescovo francescano di Barra ha deciso di
intraprendere la sua protesta. Dopo 23 giorni di digiuno e preghiera Dom Cappio ha
avuto un malore ed è stato ricoverato nell’ospedale di Petrolina, a 50 km da Sobradinho.
Secondo quanto affermato dall’agenzia Misna, Padre Geraldo Martins, responsabile delle
comunicazioni della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (CNBB), ha riferito
che monsignor Cappio sta bene e ha ripreso conoscenza dopo la prima notte di ricovero.
Nelle parole di dom Cappio non c’è comunque rassegnazione. Il governo del presidente
Luiz Ignácio Lula da Silva ha infatti respinto le sue richieste che riguardano la
riduzione del corso del fiume, la sospensione del corso d’acqua per due mesi e la
costruzione di un sistema di reti capillari per raggiungere le comunità periferiche.
La lettera del vescovo si conclude con i ringraziamenti a tutti i familiari e fedeli
che lo hanno sostenuto e con l’invito ad andare avanti uniti in questa lotta. (C.C.)