Iraq: i capi delle Chiese cristiane hanno proclamato il 25 dicembre giorno di festa
Nei giorni scorsi si è tenuta a Baghdad la riunione del Consiglio dei capi delle Chiese
cristiane presieduta dal card. Mar Emmanuel III Delly. I media locali, che riferiscono
la notizia, parlano di diversi punti affrontati dai 14 leader presenti: “la situazione
dei cristiani in Iraq e all’estero; la posizione ufficiale delle Chiese circa l’emigrazione
e la necessità di aiutare la popolazione a restare nel Paese; preservare le proprietà
delle chiese e dei fedeli, specialmente quelli che sono stati costretti a lasciarle”.
Come sottolinea l’agenzia Sir, dalla riunione è arrivato anche un secco rifiuto del
cosiddetto progetto della “Piana di Ninive”, che prevede la nascita di un’enclave
cristiana nella piana in questione, in quanto per i capi religiosi, “non considera
il fatto che i cristiani non vivono solo in quella zona, e che devono continuare a
farlo in ogni parte del Paese a fianco delle diverse componenti della società irachena”.
Non è mancato poi un cenno “all’influsso negativo delle nuove organizzazioni religiose
che in Iraq si definiscono chiese e che con il loro aggressivo proselitismo creano
problemi con la componente musulmana”. Intanto dal consiglio dei Ministri iracheno
arriva la notizia che il 25 dicembre 2007 è ufficialmente giorno di festa per la ricorrenza
del Natale che segue di soli pochi giorni quest'anno la festa islamica del Sacrificio.
(E. B.)