Messaggio natalizio dei vescovi venezuelani: il 2008 porti un rinnovato impegno per
la giustizia e la pace
Un accorato invito a tutti i venezuelani ad “intensificare in queste feste la preghiera
personale e comunitaria”, con richieste specifiche per il Venezuela e con il desiderio
di un nuovo anno 2008 “di incontro, di lavoro per la giustizia e di rinnovato impegno
per la pace”, è contenuto nel messaggio per il Santo Natale della Conferenza episcopale
venezuelana. Nel messaggio, intitolato “Natale di incontro, pace e speranza”, i vescovi
chiedono alla popolazione “gesti concreti di avvicinamento, di dialogo e di riconciliazione”
e ringraziano tutti i venezuelani “per l’esemplare giornata elettorale vissuta lo
scorso 2 dicembre”. In particolare, il messaggio prende positivamente atto del “comportamento
pacifico e gioioso della cittadinanza, per l’attesa paziente ed attiva di fronte al
ritardo nella pubblicazione dei risultati e per il rispetto degli stessi risultati
da parte delle autorità”. Per i presuli la giornata del 2 dicembre “segna l'inizio
di una nuova tappa della nostra democrazia”, con la quale si è aperta la sfida a “superare
la polarizzazione e lo scontro, mettendoci a lavorare uniti per concretizzare, in
Venezuela, ‘lo Stato democratico e sociale di diritto e giustizia’”, che ha per valori
la vita, la libertà, la giustizia, l‘uguaglianza, la democrazia, la responsabilità
sociale, la preminenza dei diritti umani, l’etica ed il pluralismo politico, proprio
come prevede la Costituzione del Paese. “Siamo ancora una volta convinti - si legge
nel testo - che l’unica strada per costruire un Venezuela unito è quella del dialogo
aperto e costruttivo, del perdono e dell’incontro; perciò, rinnoviamo la nostra permanente
disponibilità a contribuire alla realizzazione dell’unità tra i venezuelani”. Infine,
l’Episcopato invita anche a respingere la dannosa anticultura dell’insulto e dell’umiliazione
dell’avversario che si è imposta nel Paese. A tal proposito, i vescovi manifestano
la loro solidarietà all’arcivescovo di Caracas, il cardinale Jorge Urosa Savino, per
le aggressioni fisiche e verbali subite lo scorso 7 gennaio "perché attentano ai diritti
fondamentali della persona, ritenuti sacri nella nostra Costituzione”. I vescovi colgono
anche l’occasione per rivolgere il loro ringraziamento al Santo Padre per il messaggio
di vicinanza e solidarietà che ha inviato al cardinale. (A cura di Luis Badilla)