Una cappella ecumenica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per l’Anno Paolino
Una cappella ecumenica nella Basilica di San Paolo fuori le Mura sarà la novità dell’Anno
Paolino che si aprirà il prossimo 28 giugno. Lo ha annunciato il cardinale Andrea
Cordero Lanza di Montezemolo, arciprete della Basilica, in un’intervista concessa
al quotidiano “L’Osservatore Romano”. La cappella nasce con l’intento di dare la possibilità
alle comunità cristiane non cattoliche di pregare e celebrare la liturgia. Sarà realizzata
dove c’è il battistero che era, a sua volta, una parte di un’antica cappella a croce
greca, rimaneggiata nel 1928-1930 dall’architetto Arnaldo Foschini. L’iniziativa del
cardinale, presentata al Papa lunedì scorso all’interno del programma dell’Anno Paolino,
è stata apprezzata da Benedetto XVI che ha incoraggiato il porporato ad andare avanti
con il calendario degli eventi. Il cardinale ha inoltre annunciato l’apertura permanente
di una delle 5 porte della Basilica ostiense, chiamandola appunto “porta paolina”,
proprio perché resterà sempre aperta. L’Anno Paolino è un anno speciale dedicato a
san Paolo nel bimillenario della nascita, anche se non si conosce esattamente la data
esatta: gli esperti dicono che sia nato tra il 7 e il 10 dopo Cristo. Ma non è un
anno santo vero e proprio come quelli che, secondo la tradizione, il Papa indice ogni
venticinque anni o per ricorrenze speciali. Quindi il Papa non aprirà la porta paolina,
che non è una porta santa, bensì quella simmetrica alla vera porta santa. Nei principali
luoghi paolini di Roma sono previsti pellegrinaggi, conferenze e incontri di studio
e, a ottobre, un colloquio ecumenico per esperti paolini. (C.C.)