Nuove speranze per la liberazione di ostaggi in Colombia
Le FARC, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, hanno annunciato l’imminente
liberazione di tre ostaggi, due donne ed un bambino nato nella selva. Si tratta di
Clara Rojas, impegnata nella campagna elettorale di Ingrid Betancourt, di suo figlio
Emmanuel di tre anni, e dell’ex deputata Consuelo Gonzalez de Perdomo. Prudenza nei
confronti delle dichiarazioni dei guerriglieri è stata espressa dal governo di Bogotà.
Salvatore Sabatino ne ha parlato con Maurizio Chierici, esperto di America
Latina:
R. – E’ un
momento un po’ drammatico per tutti. La prima reazione è stata quella di non trattare
con le FARC e, contemporaneamente, di fare pressioni interne ed esterne e con interne
si intendono pressioni armate. Riusciranno adesso questi ostaggi ad arrivare in Venezuela?
Questa è certamente la prova generale di quella che potrebbe essere la liberazione
della Betancourt. Questi sono interrogativi drammatici per tutti, per chi è in cammino
e per chi ancora non è stato liberato.
D. – Proprio per quanto riguarda
la Betancourt, potrebbe esserci una possibilità concreta di rivederla in libertà oppure
il video che abbiamo visto è solamente una questione di propaganda?
R.
– Le FARC sono costituite da questi veterocomunisti sanguinari che hanno ormai perso
ogni rapporto con la realtà e vivono di droga. D’altra parte, però, c’è il presidente
Uribe che non rivuole la Betancourt a Bogotà, soprattutto dopo il messaggio che ha
fatto arrivare alla madre dove ringrazia tutti meno Uribe e dove disegna una Colombia
solidale molto diversa da quella di Uribe e da un liberalismo selvaggio vecchia maniera.
D. – La Francia nel frattempo si è detta pronta
ad accogliere guerriglieri delle FARC colombiane, che saranno liberati in cambio degli
ostaggi. Un impegno concreto, quindi, quello di Sarkozy…
R.
– Un impegno concreto sì, che rientra però nella tradizione francese di accogliere
i profughi politici. Non so quanto politici possano essere i guerriglieri delle FARC…Mantengo
una linea sulla liberazione della Betancour… diciamo più nella speranza che non nella
previsione.
Pakistan E' salito a 58 morti e oltre 120 feriti
il bilancio del disastro ferroviario avvenuto in nottata in Pakistan, quando un treno
affollato di passeggeri è deragliato mentre era in viaggio da Karachi, nel sud, a
Lahore, nel nord est del Paese. La maggior parte dei vagoni del Karachi Express, un
treno notturno, sono usciti dai binari finendo incastrati uno nell'altro vicino alla
città di Mehrabpur. “Secondo l'ultimo bilancio - ha detto uno dei soccorritori - ci
sono 58 cadaveri e 122 feriti, dei quali 40 in condizioni critiche”. La maggior parte
dei passeggeri stavano andando a casa in occasione della prossima Festa islamica del
Sacrificio.
Afghanistan Il presidente afghano, Hamid Karzai,
ha dichiarato che la guerra contro il terrorismo guidata dagli USA dovrebbe prendere
di mira i nascondigli degli integralisti islamici situati fuori dall'Afghanistan ed
ha lanciato un appello ai talebani, affinchè pongano fine alla loro lotta. In occasione
della Festa del Sacrificio (Id al-Adha) cominciata oggi, il presidente Karzai si è
rivolto agli insorti invitandoli a deporre le armi e a vivere in pace sotto la sua
amministrazione, in particolare quelli che sono stati sconfitti a Musa Qala, il distretto
di Helmand sotto controllo talebano per dieci mesi e riconquistato una decina di giorni
fa dall'esercito. Karzai non ha citato i Paesi dove i terroristi hanno le loro basi,
ma in passato a più riprese ha puntato il dito contro il Pakistan dove i taleban e
i loro alleati di al Qaeda si sarebbero rifugiati. “L'Afghanistan non è una base di
terroristi, è una vittima del terrorismo”, ha concluso Karzai. Nonostante la forte
presenza di truppe straniere, nel 2007 c'è stato un moltiplicarsi delle azioni degli
insorti, con 140 attentati suicidi, bombe artigianali e attacchi che hanno provocato
6.000 vittime, la maggior parte dei quali civili.
Turchia - PKK Le
forze armate turche hanno affermato di avere “inflitto gravi perdite” all'organizzazione
terrorista del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) nel corso del raid “di piccola
scala” condotto ieri con forze di terra in territorio nordiracheno, ma ha smentito
che alcun civile sia stato colpito sia nell'incursione di ieri, sia nei bombardamenti
delle basi del PKK di domenica scorsa. In un loro comunicato i militari turchi affermano
che il raid di ieri è partito nella notte di lunedì dopo avere “ricevuto delle immagini”
di terroristi del PKK che si apprestavano ad entrare in Turchia dal Nord Iraq.
Via
libera per la formazione di un governo in Belgio Dopo 192 giorni senza governo,
nel cuore della notte il liberale fiammingo Guy Verhofstadt, premier uscente, ha ottenuto
il via libera per la formazione di un governo ad interim incaricato di gestire
il Paese e preparare il grande negoziato fra fiamminghi e valloni sul futuro del Belgio.
Verhofstadt, incaricato appena nove giorni fa da re Alberto II, è riuscito laddove
il cristiano-democratico fiammingo Yves Leterme, grande vincitore delle elezioni del
10 giugno, non era riuscito. Verhofstadt governa di fatto il Paese dal 1999 alla testa
di una coalizione di socialisti e liberali. Il prossimo governo sarà composto da una
coalizione di liberali e cristiano-democratici del nord e del sud del Paese, che da
sei mesi erano impegnati in una trattativa senza sbocchi. Ad essi - per raggiungere
la maggioranza - si uniranno i socialisti francofoni, reduci dalla sconfitta elettorale
del 10 giugno. Se non ci saranno imprevisti, il nuovo governo otterrà la fiducia prima
di Natale e governerà il Paese fino al 23 marzo 2008, quando - in teoria - dovrebbe
cedere il passo a Yves Leterme, come è stato deciso nei negoziati.
Libano Il
sottosegretario di Stato USA per il Medio Oriente, David Welch, si è incontrato a
Beirut con il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, nell'ambito di una
serie di incontri con i leader politici del Libano per cercare di favorire l'elezione
del nuovo presidente, in programma per sabato, dopo nove rinvii. Welch, alla sua seconda
visita in Libano in quattro giorni, vedrà tra gli altri il premier Fuad Siniora, il
leader della maggioranza parlamentare antisiriana Saad Hariri, il leader druso Walid
Jumblat. Il suo ritorno a Beirut avviene mentre sono state smentite le voci di una
visita a sorpresa del segretario di Stato USA, Condoleezza Rice, a Beirut. Il parlamento
libanese è convocato per sabato prossimo per eleggere il comandante dell'esercito
generale Michel Suleiman come presidente “di consenso”, dopo che il mandato del filosiriano
Emile Lahud è terminato lo scorso 24 novembre.
Spagna Pesanti condanne
pari complessivamente a 500 anni di prigione sono state inflitte oggi a gran parte
dei 52 indipendentisti baschi accusati di far parte o di collaborare con l'organizzazione
armata ETA. Poco prima della lettura della sentenza, che ha posto fuori legge come
“fronte politico” dell'ETA alcune organizzazioni civili basche, una parte degli imputati,
riferiscono i media, aveva contestato il carattere politico del processo cantando
un inno patriottico basco. In conseguenza erano stati espulsi dal presidente del tribunale.
Le condanne, da 4 a 18 anni di reclusione, fanno seguito all'arresto preventivo nelle
scorse settimane degli imputati prima che fosse loro notificata la sentenza. La difesa
degli imputati ha annunciato che ricorrerà contro la sentenza ed è pronta ad arrivare
sino al tribunale europeo di Strasburgo che ha recentemente accettato un ricorso di
Batasuna contro la disposizione che lo ha posto fuori dalla legalità nel 2004.
Corea
del Sud Le presidenziali in Sud Corea sono state vinte dal conservatore Lee
Myung-Bak con il 50,3 per cento dei consensi. Il suo maggiore rivale, Chung Dong-young
dell’United New Democratic Party, ha avuto solo il 26 per cento dei suffragi. Il nostro
servizio:
La
scelta di quasi 38 milioni di elettori è andata a favore del leader del Grand National
Party, Lee Myung-bak, che ha promesso di accelerare la crescita economica e di attuare
una politica più severa verso la Corea del Nord. Era il favorito ma c’era l’incognita
dello scandalo finanziario che lo ha investito. Lunedì scorso il parlamento ha deciso
di mettere Lee sotto inchiesta per la vicenda della BBK, società finanziaria responsabile
di una clamorosa truffa in Borsa. Lee è già stato assolto dalla magistratura per la
stessa vicenda ma poi sono emersi nuovi elementi, che hanno indotto il Parlamento
a istituire una commissione d'indagine indipendente. Secondo gli osservatori, la decisione
del Parlamento non mette in discussione il risultato del voto, ma Lee, che ha cominciato
come operaio per poi diventare imprenditore di successo e solo dopo i 50 anni sindaco
di Seoul, potrebbe iniziare il suo mandato di cinque anni con una marcia in meno.
Nucleare e Corea del Nord Lo smantellamento delle installazioni
nucleari di Yongbyon, nella Corea del Nord, sta procedendo “senza intoppi”. Lo ha
detto Wu Dawei, il viceministro degli Esteri cinese dopo aver visitato il sito nucleare.
Wu Dawei è il responsabile per la Cina dei colloqui a sei ai quali prendono parte
anche le due Coree, gli USA, il Giappone e la Russia. Secondo l'accordo raggiunto
dai sei, lo scorso febbraio, la Corea del Nord smantellerà tutte le proprie installazioni
nucleari in cambio di massicci aiuti economici da parte della comunità internazionale.
Entro la fine dell'anno, inoltre, Pyongyang dovrebbe fornire una lista completa di
tutte le sue installazioni.
Sudafrica: Zuma, presidente dell’ANC Jacob
Zuma ha vinto la sfida contro il suo rivale Thabo Mbeki ed è stato eletto ieri presidente
dell’African National Congress (ANC), il partito al potere in Sudafrica dalla fine
dell’apartheid nel 1994. 2.329 i voti a suo favore contro i 1505 di Mbeki. Fra i suoi
sostenitori, una gran folla di donne, che in particolare hanno visto in lui un grande
sostenitore del popolo, ritenendo i processi per stupro e corruzione frutto di un
“complotto politico”. Zuma è ora in pole position per la carica di presidente alle
elezioni del 2009, anche se non sono ancora risolti i guai giudiziari cominciati nel
2005. Se verrò dichiarato colpevole – dichiara Zuma – mi dimetterò da leader dell’ANC.
Argentina:
condanna dell’ex generale Nicolaides Condannato ieri a 25 anni di carcere l’ex
generale Cristino Nicolaides, nel processo sulla scomparsa di un gruppo di guerriglieri
Montoneros, avvenuta tra il 1979 e il 1980. Prima di Nicolaides, l’unica sentenza
di rilievo relativa agli anni della dittatura è stata quella di condanna all'ergastolo,
nel 1986, dell'ex capo della polizia di Buenos Aires, Ramon Camps. Oltre a Nicolaides,
altri sette ex colonnelli coinvolti nel sequestro sono stati condannati a un numero
di anni di carcere che varia dai 20 ai 25.
La Russia e la questione del
gas L'agenzia russa preposta al controllo delle risorse naturali, Rosprirodnadzor,
ha notificato al consorzio Sakhalin Energy, di cui fa parte il gruppo petrolifero
anglo-olandese Royal Dutch/Shell, una richiesta di risarcimento danni di 390 milioni
di rubli, pari a 10,8 milioni di euro, per la distruzione di una foresta nella costruzione
di un gasdotto. Lo ha riferito l'agenzia Interfax citando Oleg Mitvol, numero due
dell'agenzia. Per il momento, ha precisato Mitvol, la notifica non è accompagnata
da imposizioni di legge e ''la compagnia può pagare la somma volontariamente'', altrimenti,
ha aggiunto, ''ci rivolgeremo ad un tribunale''. I danni furono contestati nell'estate
del 2006 e pochi mesi dopo Mitvol aveva ventilato una cifra intorno ai 50 miliardi
di dollari. L'iniziativa era stata interpretata dagli analisti come uno strumento
di pressione per consentire a Gazprom di impossessarsi del controllo del consorzio,
nell'ambito del processo di rinazionalizzazione del settore energetico sponsorizzato
dal Cremlino. Cosa poi avvenuta a dicembre 2006, quando il colosso del gas russo acquisì
il 51 per cento delle azioni del consorzio, ridimensionando le quote di Shell e delle
giapponesi Mitsui e Mitsubishi. Il progetto di Sakhalin 2 ha un valore di 22 miliardi
di dollari e mira a esportare via mare, dalla fine del 2008, gas naturale liquefatto
alle grandi imprese giapponesi di gas ed elettricità.
Immigrazione clandestina Un
barcone con 204 clandestini a bordo (tra cui 7 donne) è stato fermato da una motovedetta
della Guardia di Finanza italiana a 5 miglia a Sud dell'isola di Lampedusa (Agrigento).
Il natante è stato rimorchiato in porto e i migranti sono stati trasferiti nel centro
di accoglienza. Da alcune settimane il flusso migratorio che attraversa il Canale
di Sicilia si era interrotto, probabilmente a causa delle avverse condizioni meteomarine.
Incidente sul treno dell’alta velocità in Francia E' di un morto
e 34 feriti in modo leggero il bilancio di un incidente ferroviario avvenuto stamani
nel dipartimento dell'Ain, nell'ovest della Francia, vicino al confine con la Svizzera.
La persona morta è il conducente di un camion che è stato travolto dal TGV, treno
ad alta velocità, Parigi-Ginevra. Il camion - secondo la prefettura - aveva iniziato
ad attraversare il passaggio a livello di Tossiat, quando si è fermato sui binari
per una ragione sconosciuta. L'urto, avvenuto alle 9:20, ha provocato il deragliamento
della parte anteriore del TGV, che ha probabilmente frenato prima dell'incidente.
(Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
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