Giornata di studio in Vaticano dedicata alla famiglia. Messaggio del cardinale Trujillo
Si svolge oggi in Vaticano un incontro tra i direttori delle riviste cattoliche italiane
e il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Obiettivo dell’iniziativa è dedicare una
giornata di studio, di analisi e di proposte ai temi della vita familiare, anche in
vista del VI Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a città del Messico
nel gennaio 2009. Il servizio di Silvia Gusmano:
“È possibile
riscattare la famiglia dalla profonda crisi che sta attraversando?”. Si è aperto con
questa domanda, inviata in un messaggio dal cardinal Alfonso López Trujillo ai partecipanti,
l’incontro tra i responsabili delle riviste cattoliche italiane e il Pontificio Consiglio
per la Famiglia. Le rapide trasformazioni del mondo moderno, ha spiegato il presidente
del dicastero vaticano, hanno in molti casi ferito e indebolito il nucleo familiare,
cellula fondamentale della società. Aumenta, almeno nel mondo occidentale, il numero
delle coppie di fatto, si diffonde la pratica della fecondazione in vitro, le unioni
tra persone dello stesso sesso vengono messe giuridicamente sullo stesso piano del
matrimonio tradizionale. A questa situazione, figlia del relativismo etico e morale,
la Chiesa deve reagire su due fronti, ha continuato il porporato; sforzarsi di comunicare
la positività e la dimensione gioiosa del modello coniugale evangelico e incentivare
il dialogo con le identità in contrapposizione con quella cristiana. La famiglia tradizionale,
infatti, è un bene non solo cattolico, ma universale, definita dal Papa “comunità
di pace”, e come tale va difesa. Così padre Gianfranco Grieco,
capo ufficio del dicastero:
“La famiglia non è un
bene soltanto economico. La famiglia è un bene di per sé, perché la famiglia è vita,
perché la famiglia è amore. Dal punto di vista naturale – non ricorrendo a ciò che
è stato rivelato – ha il suo valore immenso, ha il suo valore educativo, ha il suo
valore di crescita!”. Da qui l’appello ai responsabili dell’informazione
cattolica. A loro spetta il difficile compito di misurarsi ogni giorno con la “grammatica
della persuasione”. Le insidie maggiori, ha sottolineato padre Guglielmo Kaszak del
Pontificio Consiglio vengono spesso dal linguaggio comune, un linguaggio che chiamando,
ad esempio, l’aborto “interruzione volontaria di gravidanza”, deforma ed edulcora
la realtà. Per questo il dicastero vaticano ha pubblicato la versione amplificata
del Lexicon: una raccolta di oltre 100 lemmi, il cui significato è stato manipolato
e stravolto rispetto all’originale.