2007-12-17 14:38:26

Il Papa autorizza la promulgazione dei Decreti per sei nuove Beatificazioni. Riconosciute le virtù eroiche della piccola "Nennolina"


La Chiesa avrà presto 6 nuovi Beati: stamani Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i relativi Decreti. Tra questi anche quelli che riconoscono le virtù eroiche di 8 Servi di Dio, tra cui la piccola Antonia Meo conosciuta come Nennolina. Ce ne parla Sergio Centofanti:RealAudioMP3


Potrebbe essere la più giovane santa, non martire, della storia della Chiesa: Antonietta Meo, detta familiarmente “Nennolina”, nasce a Roma il 15 dicembre 1930, in una famiglia di solidi principi morali e religiosi. È una bambina vivace ed allegra, i capelli neri tagliati a caschetto, con una gran voglia di giocare e saltare. Un giorno si fa male sbattendo il ginocchio su un sasso, nel giardino dell’asilo. Il dolore non passa. I medici sentenziano: “osteosarcoma”. Le viene amputata la gamba. Tutti sono sconvolti, tranne lei. È la primavera del 1936. Nennolina, che ha poco più di cinque anni, dopo l’intervento, mette una pesante protesi ortopedica e continua la sua solita vita di bimba. Ma con una particolarità: in questo periodo difficile e doloroso scrive più di cento letterine rivolte a Gesù, Maria, a Dio Padre e allo Spirito Santo, che rivelano una vita di unione mistica davvero straordinaria. Semplici pensieri di bambina: “Caro Gesù – scrive - Tu che hai sofferto tanto sulla croce, io voglio fare tanti fioretti e voglio restare sempre sul Calvario vicino vicino a Te e alla Tua Mammina”. E ancora: “Caro Gesù bambino tu sei santo. Tu sei buono aiutami fammi questa grazia ridammi la mia gambina …Se non vuoi Fiat voluntas tua…Gesù amoroso…non partire più dal mio cuore resta sempre con me”. Nennolina si spegne il 3 luglio 1937: ha appena sei anni e mezzo.

 
I prossimi Beati sono Michele Sopocko, sacerdote diocesano; Giacomo Da Ghazir Haddad (al secolo: Khalil), sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fondatore della Congregazione delle Suore Francescane della Croce in Libano; Maria Maddalena dell’Incarnazione Sordini (al secolo: Caterina), fondatrice dell’Istituto delle Suore dell’Adorazione Perpetua del Santissimo Sacramento; Giovanna Emilia de Villeneuve, fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione; Vincenza Maria Poloni (al secolo: Luigia), fondatrice dell’Istituto delle Suore della Misericordia di Verona; Maria Giuseppina di Gesù Crocefisso Catanea (al secolo: Giuseppina); monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.

Inoltre sono state riconosciute le virtù eroiche, oltre che di Antonia Meo, anche di Francesco Mottola, sacerdote diocesano e fondatore dell’Istituto Secolare delle Oblate del Sacro Cuore; Serafino Morazzone, sacerdote diocesano; Raffaele Luigi Rafiringa, religioso professo dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane; Stefano Nehmé (al secolo: Giuseppe), fratello professo dell’Ordine Libanese dei Maroniti; Anna Maria Marovich, dell’Instituto delle Suore della Riparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria Immacolata; Maria Piera de Micheli (al secolo: Giuseppa Maria), suora professa della Congregazione dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires; e di Emanuele Lozano Garrido, laico.







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